Iotatola live @ Jailbreak live club (testo e foto di Stefano D’Offizi)

Fenomeni musicali più o meno diffusi nel panorama odierno del rock e non solo, radici antichissime che si intersecano al blues oltresecolo ed oltreoceano, una tradizione che non appartiene alla nostra cultura europea, ma che si è diffusa a macchia d’olio fino ad invaderci, nei garage adibiti a sala prove, nei lettori cd prima ed mp3 dopo, per non parlare dei walkman. Un’idea di Band che viene completamente snaturata e rivisitata, a seconda delle varie direzioni sonore più o meno famose, ed ecco spuntare come funghi, decine di gruppi formati da un massimo di due elementi, spesso contandone uno soltanto: da Bob Log III a King Automatic, dai Deltahed, ai Bud Spencer Blues Explosion, tanti generi differenti che hanno una cosa in comune, e se Mark Sultan è considerato per eccellenza il “One Man Band”, le Iotatola sono le “Twin Girls Band” in assoluto, e non vengono né dal Tennessee, tantomeno da Dublino, bensì da Palermo.
Vincitrici di Musicultura 2010 (già premio Recanati) Serena Ganci e Simona Norato salgono sul palco accompagnate dalla celebre sigla di “Ok il prezzo è giusto” impersonando scherzosamente due dei concorrenti nominati dalla voce quasi mascolina della celebre speaker, salgono sul palco esultando come se fossero state realmente estratte da un’urna immaginaria. Una trovata che ha del geniale nonostante il clima trash volutamente scelto per ammorbidire l’impatto con una platea semideserta. Purtroppo si tratta di una domenica uggiosa che non ha molto da offrire se non questo evento, ma c’è la solita ombra del campionato di calcio a distogliere l’attenzione, e la sala del Jailbreak non è stata presa d’assalto come spesso accade nei suoi eventi.
“Pochi ma buoni” è  la voce della stessa Serena Ganci ad esprimersi con quella frase fatta che però rende perfettamente l’idea, sempre sorridente e positiva, poco importa se non c’è una folla di centinaia di persone accalcate ai piedi del palco, l’importante è che afferrino il messaggio. C’è da dire che un simile clima certo non aiuta, ed in genere, vedere poche persone sotto al proprio palco, destabilizza, innervosisce, rende tutto più freddo… Non è questo il caso, grazie soprattutto al calore offerto dalle due ragazze in primis ed onestamente restituito dal poco pubblico che ascolta attentamente ogni singola nota. Personalmente preferisco simili situazioni, si può assorbire il tutto senza perdere una singola immagine, e la cinica poesia che trapela da brani come Ho smesso di Amarti, avvolge l’udito di tutti i presenti, merito anche della qualità audio eccellente offerta dall’impianto del Jailbreak, che sembra sposarsi ottimamente con un simile set acustico.
Tutta colpa di Barbara Handler racconta l’avversione dell’emisfero femminile (quello vero e genuino) verso la creatrice della celebre bambola Barbie, una delle piaghe che hanno contribuito a “scellerare” la nostra generazione (almeno quanto “Italia Novanta” per il pubblico maschile… me compreso ovviamente), ma è con Giuralo Mario che ci si stringe maggiormente al palco (in senso spirituale almeno), ed al verso “Giuralo, non mi sposare mai…” ripetuto all’infinito, rimango rapito dalla sofferente inclinazione del brano a voler mantenere le distanze dagli stereotipi mediatici con cui viene immischiato l’amore. Passando per la ritmata Divento Viola, si arriva ad una sorta di esperimento: con l’aiuto di una Loop Station (una diavoleria elettronica che consente di registrare e mandare a ripetizione singole parti, di chitarra in questo caso n.d.r.) ci stupiscono con un riff alla volta, fino a riprodurre la sigla iniziale di… Willy, il principe di Bel-Air, strappando un applauso a tempo e parecchie risate. Le Iotatola, riescono ad essere serie quanto basta, intervallando le loro ballate con simili trovate in grado di alleggerire i contenuti, divertirci e divertirsi. Le loro voci si intersecando splendidamente con controcanti piacevoli, e quando l’esibizione assume un riscontro ironico (spesso anche autoironico), ecco la sterzata che riporta tutto su un piano meno scherzoso, tanto per non essere prese troppo sul serio… o troppo poco.
Terminata l’esibizione ho l’occasione di incontrarle entrambe fuori dal locale, in compagnia di due loro fan che hanno fatto molta strada per poterle vedere dal vivo. Le Iotatola sono due ragazze molto simpatiche, ed anche giù dal palco, proseguono lo show, dimostrando un’intesa davvero senza eguali, ci intrattengono raccontando alcuni aneddoti legati alle date del loro tour che prosegue per tutta Italia, raccontando alcuni spaccati molto pittoreschi di alcune città recentemente visitate… che sia l’idea di una loro prossima canzone?
Una cosa è certa, non ne avevo mai sentito parlare… non smetterò più di farlo.


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