Bob Log III @Init Club, Roma (testo e foto di Stefano D’Offizi)

Di fronte a circa duecento fan, si è consumata la tragedia che ha visto un folle sul palco del INIT Club vestito da uomo proiettile stenderci tutti a suon di blues imbizzarrito e pazzia pura. Un alone di mistero attorno alla figura carismatica di Bob Log III, un vecchio casco da motociclista dalla visiera oscurata ed una cornetta telefonica, non si vede altro, nulla che possa effettivamente tradire sulla reale identità di costui, addirittura c’è chi dice che sotto il casco ci sia niente meno che Tom Waits (che aveva rilasciato dichiarazioni secondo cui applaudiva la musica del nostro Bob e lo riteneva un genio, sebbene nessuno lo avesse mai visto ad un suo concerto n.d.r.), o ancor meno verosimile, circolano voci secondo cui avrebbe perso una mano anni fa, sostituita con quella di una scimmia che ne migliorerebbe la velocità (complimenti per la fantasia degna di Cronenberg).

Poco più di un anno di distanza dalla sua ultima apparizione, stesso luogo, stessa folla impazzita e stessa energia, un mix potentissimo di slide guitar e percussioni strambe, l’ennesimo one man band è vero, ma il più bizzarro senza alcun dubbio.
Salta giù dal palco in diverse occasioni, presentando la sua chitarra almeno una decina di volte, come si fa con la propria compagna “Questa è la mia chitarra gente, ed ora faremo l’amore…” esclama baciandola in modo appassionato. Suona magistralmente con una tecnica slide davvero impressionante ed un fingerpicking invidiabile, niente di troppo inusuale se non fosse che contemporaneamente canta attraverso la cornetta telefonica fissata al suo casco e suona con i piedi batteria (ridotta alla sola cassa e ad un piatto rovesciato attaccato ad un altro pedale), ed una batteria elettronica che comanda con una pedaliera. Un ottimo rock blues mentre sottopalco è il delirio, la gente si spoglia e balla in suo onore, un eccellente rapporto fra il pubblico e l’artista, i suoi testi fanno sempre riferimento al sesso, alle donne, ed agli altri vizi del genere umano, tra cui in primissimo piano, l’alcool, nemmeno a dirlo.

Tra le varie canzoni della sua performance, spiccano sicuramente brani come I want your shit on my legs, consueto spettacolo che offre durante i suoi concerti di cui si trovano numerose testimoninze video anche nel web: invita due sue fan sul palco (in questo caso se ne propongono addirittura tre) che fa accomodare sulle proprie ginocchia, quindi parte il brano con un ritmo impazzito, arricchito dagli ululati di un pubblico che non chiede altro.
Lo show prosegue per un’oretta e mezza, suda copiosamente, ma questo non lo frena dal gettarsi nuovamente dal palco e raggiungere la toilette in cui scompare qualche secondo, ma il bello è che accade mentre continua a suonare senza alcuna sosta.
Altri brani ed altro bagno di folla disperata, Bump pow! bump bump bump pow! bump pow!, assurdo titolo come l’artista che la esegue, My shit is perfect, come dargli torto, Boob Scotch, “Put your boob in my scotch/Come on get your tit in my drink” sicuramente una richiesta singolare che fortunatamente non viene assecondata.
In sostanza, si tratta di un vero e proprio caso unico, in cui il pubblico fa spesso parte dello show, Bob lo sa, ed è per questo che continua ad avere il tutto esaurito ovunque mette piede. Assolutamente da non perdere!

 

 

Un ringraziamento speciale allo staff dell’Init Club per averci ospitati durante questo evento


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