Linea 77 + Kutso live @ Orion live club (testo e foto di Stefano D’Offizi)

Serata atipica per l’Orion live club, clima relativamente mite per un primo febbraio che vede un programma ricco di rock abbastanza variegato. Due band ad alternarsi sul palco, due generi distanti fra loro ma che hanno in comune un pubblico scalmanato che ha preferito assistere ad un signor concerto piuttosto che seguire l’ennesima partita di calcio. Proprio per questo, la platea non è delle più gremite, e ci vuole un po’ prima di vedere un parterre abbastanza calpestato. 

Ad aprire i Kutso, band romana che ormai tutti conoscono, e che aggiungere il palco dell’Orion al proprio curriculum. Irriverenti, dissacranti e terribilmente ironici, verso se stessi e verso il resto del mondo. Matteo Gabbianelli (voce) si agita, (più esagita direi) balla, canta ed esegue complicatissime evoluzioni di Kung Fu (si fa per dire), strappando ululati ad un pubblico che ormai canta il ritornello di Aiutatemi a squarciagola. Donatello Giorgi (chitarra) sfoggia l’ennesimo travestimento di scena (ad ogni apparizione una maschera diversa e stavolta sembra un giocatore di volley col colbacco), esilarante spalla per Matteo ma soprattutto ottimo chitarrista. A completare la band la sessione ritmica formata da Luca Amendola (basso) ed Alessandro Inolti (batteria), quest’ultimo, come annunciato da Matteo con conseguente applauso di incoraggiamento, concerto finale, poi lascerà la band per motivi personali. Ottima prestazione per un gruppo che ormai ha calcato la maggior parte dei palchi Romani e non solo, un numero impressionante di apparizioni, una vera e propria band “prezzemolo” che ha saputo ritagliarsi un suo spazio e raccogliere applausi ovunque, anche grazie a brani come Compro una TV. Il tempo di cambiare faccia al palco e siamo di nuovo al centro della bolgia.

Stavolta tocca ai Linea 77, reduci dall’uscita del loro ultimo album (La speranza è una trappola – 2013). Hanno scelto il palco dell’Orion live club per aprire il tour 2013 che andrà a toccare molte città Italiane, un trampolino più che adeguato. 

Cambio netto di suoni e di contenuti, l’ironia indomita dei Kutso lascia il posto alla rabbia adrenalinica dei Linea 77.
Il Veleno, singolo estratto dalla loro ultima fatica, esplode come una granata, tanto per dare peso e corpo ai pezzi più recenti, senza però disdegnare le canzoni più vecchie che i fan conoscono meglio e proprio per questo seguono Sempre Meglio e Moka.
Nonostante il nuovo album sia uscito da pochissimo, il pubblico si dimostra molti ricettivo, cantando e spingendo sia su brani nuovi che vecchi, lasciando trapelare un entusiasmo totale.
Nonostante le polemiche legate al nuovo disco, la band di Nitto (Nicola Sangermano – voce) fa il suo, come sempre, abitando il palco come di consueto e spazzando via critiche negative con l’ausilio di un’energia mai nascosta.
Dade (Davide Pavanello – voce) si dimostra un’ottima spalla, passato dagli strumenti a corda (basso e chitarra) alla seconda voce, occupando lo spazio frontale di un palco spazioso che non può che valorizzare e caricare la prova della band Torinese.

Circa un’ora e mezza di concerto in cui vengono eseguiti brani di quasi tutti i dischi, prima data di un tuor che promette molto bene per i Linea 77, in barba a chi criticava il cambiamento di rotta del gruppo, che se vogliamo, può rappresentare semplicemente un segnale di crescita.  

Un ringraziamento speciale a Daniele Mignardi Promopress Agency e tutto lo staff dell’Orion live club per averci ospitato durante questo evento

CLICK per le foto dei Linea 77 live di Stefano D’Offizi


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