Arriveranno presto (Festival 42 Records) @ Città dell’altra economia (Testo e foto di Stefano Panetta)

Arriveranno presto (Cosmo+Colapesce)Venerdì quattordici Giugno alla fine è arrivato. “Arriveranno presto” è arrivato, il festival dell’etichetta romana 42 records ha mostrato il suo primo tempo sul palco della Città dell’altra economia a Testaccio.
Per questa prima metà del festival, che si concluderà il diciannove luglio al Pigneto Spazio Aperto, la 42 ha scelto I Quartieri, Cosmo e Colapesce. Gruppi icona di un cantautorato italiano che “silenziosamente” si sta facendo largo nel panorama indipendente. Nella scelta della 42 il messaggio è chiaro, la linea si sta definendo, quelle che vengono proposte sono sonorità leggere e distese, ma con molta elettronica. Altra cifra stilistica dell’etichetta è una preparazione dei testi molto approfondita, si passa dalla leggerezza malinconica dei Marcello e il mio amico Tommaso, al graffiante sguardo disincantato de I Cani. Unica voce, apparentemente, fuori dal coro è quella dei Criminal Jokers, gruppo duro che con il suono si allontana un po’ dallo stile degli altri 42, ma perfettamente in linea con l’importanza data all’elaborazione di testi ricercati.
Nella 42 non ci sono rockstar che fanno sudare e pogare, non ci sono icone. Ogni artista costruisce la sua immagine sempre rimanendo nella più reale delle semplicità.
Il live si è svolto al Campo Boario presso la Città dell’altra economia dove un palco,  allestito ad hoc, dava su un piazzale forse troppo grande per l’evento. La location dell’edizione precedente al Supersantos, davanti al cimitero del Verano, forse fu una scelta più raccolta. Essendo quello un posto più concentrato per un live che portava una decina di gruppi sul palco, quello di quest’annoCosmo con solo tre gruppi e il triplo dello spazio ha dato un tono alquanto dispersivo a alla prima serata firmata 42. Siamo certi che con la seconda parte dei concerti, che si terrà al Pigneto Spazio Aperto il 19 luglio, l’organizzazione saprà regalare un’atmosfera ancor più magica.
Indipendentemente da queste considerazioni logistiche si è venuta a creare una bella atmosfera sul palco tra i vari gruppi; I Quartieri hanno inaugurato la serata suonando con Colapesce il loro ultimo singolo Zeno estratto dall’omonimo album in uscita a settembre e riproponendo il loro fortunato ep d’esordio Nebulose. Quello de i Quartieri è stato un live breve ma intenso, hanno mostrato un indubbio potenziale e un’inaspettata sicurezza davanti ad un pubblico importante. Bisogna aspettarsi grandi cose da Zeno.
La serata prosegue con il nuovissimo Cosmo (Marco Bianchi) che, dopo una momentanea e pacifica emancipazione dai Drink to
me, propone con la 42 il suo disco solo Disordine. Lavoro animato dalla necessità viscerale di dire tante cose nuove e a modo suo; ascoltandolo si ha la sensazione che finalmente sia uscito da un lungo periodo di apnea. Il suo momento nella notte della 42 è stato il più movimentato, il disco puramente elettronico è stato suonato e cantato fedelmente. Sul palco è stata riprodotta la stessa situazione del video per il singolo estratto Ho visto un Dio, ossia proiezione a ritmo di tinte unite su un telo alle sue spalle e due ballerine. Un cosmo di suoni tutti in un solo uomo, impressionante la qualità raggiunta nonostante sia solo sul palco senza altri musicisti. Lui, le ballerine, e un ipnotico susseguirsi di colori alla sue spalle, questo è il suo cosmo.ColapesceInfine è arrivato anche Colapesce. Sicuramente il più rodato dei tre nomi che si sono esibiti e probabilmente anche della 42 in generale. Lui incarna quella che sembra essere la direzione dell’etichetta, uno stile semplice ma convinto e delle sonorità elettroniche mischiate ad un cantautorato sottile e luminoso. Ascoltandolo ci si immerge in un altro mondo, improvvisamente si comincia ad ondeggiare a ritmo, come accompagnati da una dolce onda che ci accompagna tra i flutti.
Lorenzo Urciullo prende il suo nome d’arte da una leggenda popolare del meridione, la leggenda di Nicola Pesce soprannominato Colapesce per la sua passione per il nuoto e le immersioni. A fine giornata Nicola passava ore ed ore a raccontare le meraviglie che il fondale del suo mare nasconde e protegge.
Colapesce con il suo album “Che meraviglioso declino” ci parla di questo mondo invisibile ai più, infatti il suo live al Campo Boario ha accompagnato il pubblico in un’immersione unica ed estiva.
Con la sua freschezza ha addolcito l’arrivo di questa estate torrida. Arriveranno presto è stata una manifestazione importante, l’etichetta ha mostrato la cura con cui investe su tre preziosi progetti proiettati verso dei risultati importanti. La 42 records si è ritagliata un ruolo fondamentale nel panorama musicale indipendente, il verde cantautorato italiano è qui, è 42.


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Stefano Capolongo

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