I Ministri + Sadside Project @ Rassegna Ausgang (testo di Fabio Valentini, foto di Simone Giuliani)

ministriTerza calata romana dei Ministri negli ultimi sei mesi, dopo il sold out di Marzo al Black Out e la breve apparizione sul palco del Primo Maggio. Questa volta ad accoglierli è il palco della Città dell’Altra Economia, nel cuore di Testaccio, all’interno della Rassegna Ausgang Estate 2013. In apertura una band che ormai si sta consolidata nell’immaginario collettivo dell’indipendente romano (e non solo): i Sadside Project. I due ragazzi romani regalano la solita esibizione grintosa e calda, suggerendo che ormai i tempi sono maturi perchè i protagonisti delle serate siano loro.
Stasera però il centro della scena è affidato ai Ministri. Il pubblico è numeroso e accoglie calorosamente i quattro che alle 22 in punto salgono sul palco, come di consueto in perfetta uniforme “napoleonica”. Dopo un breve intro psichedelico, danno il via alle danze con uno dei loro pezzi più famosi, Tempi Bui, titletrack del loro secondo disco. L’impatto è dei migliori, l’acustica è ottima e la band come al solito non risparmia le energie sul palco…e con un inizio del genere le aspettative non possono che salire!
Segue a ruota Mammut, primo estratto dal loro ultimo album, Per un passato migliore. Nonostante si tratti di un pezzo nuovo,sono in molti intorno a me a cantare a squarciagola il refrain, come avviene per la successiva Comunque, primo singolo estratto sempre dal nuovo Sadside projectalbum, che vede una partecipazione ancora più intensa del pubblico e che aspira a diventare uno dei prossimi “classici” nelle loro future esibizioni.
Non c’è un attimo di respiro, lo show è serrato ed i momenti di pausa sono veramente pochi. La band non sembra temere una delle prime serate calde dell’estate romana, tiene il palco in maniera notevole, e va a pescare brani da tutta la discografia. Davide, il cantante-bassista, è il vero mattatore della serata, viene ad incitare i fan fin sotto le transenne nelle parti strumentali e non si risparmia un secondo dietro al microfono, aiutato da un pubblico sempre più fomentato,  che tra un pogo e l’altro canta dalla prima all’ultima nota i brani suonati, da I Nostri uomini ci vedono a Gli Alberi.
E’ il momento poi di vari estratti dal nuovo disco, da La Pista Anarchica, già presentata sempre qui a Roma sul palco del Primo Maggio, a Stare Bene. I nuovi brani sono sicuramente meno rabbiosi e diretti rispetto alla loro prima produzione, ma dal vivo riescono comunque a tenere calda l’audience, letteralmente scatenata durante l’esecuzione della successiva Noi Fuori, sicuramente un’altro degli Anthem dei quattro milanesi, che vede un riuscito botta e risposta tra Davide e il pubblico nel refrain finale. Siamo giunti alla conclusione dello show, affidata a Il Bel Canto in versione unplugged, chitarra acustica e voce. A metà pezzo Davide sale sulle transenne e si lancia tra il pubblico microfono in mano, continuando a cantare il pezzo mentre decine di braccia alzate lo trascinano da una parte all’altra…dopo centinaia di concerti finalmente posso dire di aver visto uno stage diving durante un lento acustico, questa mi mancava proprio!
I quattro rientrano dietro le quinte per tornare on stage pochi minuti dopo, e proporre come primo bis la loro Hit per eccellenza, Bevo, richiesta a gran voce da tutti i presenti. Seguono un altro dei loro pezzi più conosciuti, Diritto al Tetto, e Abituarsi alla fine, tradizionale chiusura dei loro show, qui dilatata ancora di più in una lunga parte noise finale, che tra le presentazioni di rito e Ausgang Ministri+SSPl’ennesimo stage diving di Davide conclude alla grande un concerto senza un minimo calo di tensione durante le due ore di durata.
In conclusione un’esibizione veramente notevole, energica e tirata al punto giusto…siamo arrivati alla mezzanotte quasi senza rendercene conto, in uno show che anche per chi come me ha visto più volte i Ministri live, va annoverato sicuramente tra quelli da ricordare!!

Un ringraziamento speciale ad Ausgang per averci ospitato durante questo evento.

 


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Stefano Capolongo

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