Scoprite i Crysand iniziando da questa intervista!

Crysand B&wIntervistiamo i Crysand, un duo formato da Chris e Andy, che vivono ora stabilmente a Londra e hanno raggiunto in poco tempo un discreto successo, un inizio di tutto quello che si meritano, raggiunto grazie solo al loro impegno e talento e al non arrendersi mai davanti alle difficoltà, ma provare e riprovare, unito chiaramente a un pizzico di fortuna che non guasta mai.

– Come nasce il vostro duo CRYSAND? Da un’idea di chi e sotto quale impulso?
Chris: In realtà ci conoscevamo già da anni prima di formare i Crysand, ma la nostra collaborazione artistica è nata quando io (Chris), molto stanco di tanti aspetti della vita romana, snervanti e scoraggianti da vari punti di vista, ho deciso di trasferirmi a Londra e reimpostare lì la mia vita. Un giorno Andy è venuto lì per una breve vacanza, ci incontriamo quasi per caso e parlando della nostra passione comune per la musica, spunta fuori questa idea di unire quello che più ci appassiona e che sappiamo. Io infatti avevo proprio bisogno di una voce come la sua per la musica che scrivevo. La collaborazione tra noi si è poi sedimentata in seguito alla scelta di Andy di trasferirsi a Londra anche lui e tentare quest’avventura insieme.
Andy: Confermo tutto, e sono sempre più convinto, a distanza ormai di quasi due anni, che la mia scelta sia stata per me la scelta migliore. Ho trovato in Londra e nei Crysand una dimensione che ben mi rappresenta e mi sta regalando – anzi “ci” sta regalando – tantissime, ed in alcuni momenti insperate, soddisfazioni
– So che entrambi avete alle spalle importanti progetti solisti prima di formare i Crysand (ufficialmente nel gennaio 2012 n.d.r), ce ne volete accennare le tappe più importanti?Ci fa sempre molto piacere quando un artista riesce a farsi conoscere meglio anche umanamente da chi ci legge
Chris: io ho alle spalle addirittura un passato in una band progressive metal, un po’ stile Dream Theather se vogliamo. E’un tipo di musica che amo tutt’ora, e non rinnego nulla di questo mio passato, anzi. Solo che mi è sempre stato un po’ stretto il genere, visto che ho un orecchio parecchio eclettico, curioso di qualsiasi sonorità, e forse focalizzato in particolare sul rock psichedelico ma anche con forte curiosità verso la musica elettronica, o forse verso un mix di tutto questo.
– Come nasce l’idea di vivere a Londra e che ruolo ha avuto dal punto di vista dei vostri progetti musicali ? E’una città dove nel viverla e fare musica che atmosfera respirate?
[Andy e Chris ora rispondono insieme]: Si tratta di una città che ci entusiasma da tanti punti di vista, soprattutto se paragonata a Roma e all’Italia in genere, e che sicuramente ha dato una spinta fondamentale al nostro obiettivo di dedicarci alla musica e di guadagnare anche dalla musica, ossia dalla nostra passione. Il che dovrebbe essere la cosa più naturale del mondo per la realizzazione di ogni essere umano, ma ahimè riscontriamo che, soprattutto in Italia, il più delle volte oggi come oggi non è così. Abbiamo trovato a Londra una dimensione di vita che ci rappresenta molto di più, che ci permette (quasi del tutto) di vivere di musica, della nostra musica, ed è meraviglioso poterlo dire. Non ci sentiamo ovviamente arrivati bensì solo all’inizio, ma quello che ci dà entusiasmo è l’aver riscontrato nella nostra nuova città una voglia di focalizzarsi sul talento, di scoprire chi ha qualcosa di reale da comunicare con la musica, andando decisamente al di là delle classiche “italiche” raccomandazioni varie, per dirla con un eufemismo, che anzi a Londra possiamo considerare, e non solo nel mondo della musica, una realtà piuttosto estranea. Non è questione dell’essere o meno il “Paese dei balocchi”, perhcè nessun Paese lo è, semmai è questione di sentirsi finalmente ascoltati, di trovarsi immersi in una mentalità differente che porta ad un approccio differente con chi si ha di fronte, molto più curioso e sgombro da tanti, troppi pregiudizi che ci sono in Italia ovunque, e che non permettono ai tantissimi artisti talentuosi che ci sono- in tutti gli ambiti- di emergere come meriterebbero. Ecco, è questione di meritocrazia. E non è poco.
– Cattura molto lo spettatore il video del vostro primo singolo “Ugly Fuckin’Sexy Rockin”, oltre alla musica anche la scelta di colori ed alternanza di immagini crea un effetto mirato e che ben si incastra. Sorge spontanea la domanda se considerate il video musicale solo un completamento divertente della vostra musica oppure una parte inscindibile di essa e davvero importante. Cosa rappresenta per voi?
Chris: Ti ringraziamo per i complimenti, davvero. Il video che hai citato non è un’idea nostra in realtà, bensì di Marta Alessio, una ragazza che ha studiato al Centro sperimentale di Cinematografia e che è una persona molto creativa e ci ha proposto lei una serie di idee che aveva avuto per il video ascoltando il nostro pezzo. Abbiamo trovato queste sue idee estremamente valide, molto azzeccate, e da qui la scelta di affidare il progetto nelle sue mani. Per quanto riguarda invece la tua domanda relativa all’importanza che ha il video come strumento comunicativo per farci conoscere, voglio darti volutamente una risposta non ipocrita E’ business, quindi può contare anche il 100%”. Lo dico in maniera molto realistica anche se volutamente un po’ provocatoria, perchè si tratta di un mezzo di visibilità straordinaria, e quindi non saremo mai come quei musicisti un po’ snob che ti dicono che non conta granchè ma poi sono bramosi di ricavarci soldi più che possono. A noi, in generale, interessa tutto ciò che ci permette di farci conoscere ed essere apprezzati, speriamo, da un pubblico sempre più vasto ed eterogeneo, che trovi in noi qualcosa che lo incuriosisca e lo spinga ad ascoltarci e seguirci più approfonditamente. Io di base sono un sognatore, sono cresciuto con Pink Floyd e Genesis e amo sentire un concept album e farmela io nella mia testa la storia. Da questo punto di vista vivo la musica in modo molto romantico. Ma credo comunque che sia un mezzo di comunicazione, nell’epoca in cui viviamo, dalle immense potenzialità, da non sottovalutare assolutamente, e che, come dicevo, può attirare più persone verso la nostra musica. Pensiamo quindi entrambi che il video sia qualcosa che va fatto. Anzi, avevamo persino pensato di farne uno per ogni pezzo dell’album ma se vogliamo anche far uscire il nuovo album l’anno prossimo non ci sono i tempi tecnici per farlo. Stiamo scegliendo quindi 3-4 pezzi massimo di Supernova su cui girare video, per poi concentrarci defintivamente sul nuovo album.
– Visto il grande successo che avete raggiunto anche live in pochissimo tempo, mi interessa chiedervi cosa provate sul palco e cosa cercate nel rapporto con il pubblico?
Chris: Risposta forse banale ma per noi molto vera: il pubblico è tutto, è quello che ti fa andare avanti e che ci stimola a fare sempre meglio, ma soprattutto che ci carica di adrenalina positiva ogni volta che suoniamo e troviamo il riscontro che vorremmo, anzi spesso anche oltre quello che vorremmo. Ebbene sì… in Inghilterra capita anche di suonare in luoghi parecchio isolati e di trovare anche lì un pubblico caloroso. A noi è capitato ad esempio di esibirci una sera in un posto nella campagna inglese piuttosto buia e fredda e isolata, ai confini con la Scozia, e di arrivare lì, e rendendoci conto di dove eravamo, non nutrire pressoché nessuna aspettativa sul fatto che il locale, pur non grandissimo, potesse riempirsi… e invece è successo! E non solo, siamo stati anche fermati dopo il live da persone dell’ambiente interessate alla nostra musica che volevano saperne di più. Sono situazioni in Italia ai limiti dell’utopistico, e che continuano ancora a lasciarci felicemente storditi di stupore.
A Londra in metropolitana vedi gente dell’età dei nostri genitori, sui sessant’anni diciamo, ma anche oltre, con magliette di rock band che da noi non vedresti mai, e vedi anche ragazzine di sedici anni che nel loro Ipod hanno sia Britney Spears sia i Megadeth, e vanno felicemente e con la massima naturalezza, ai concerti di entrambi.
La cultura del chiuso è quello che distrugge l’Italia, la mancanza di curiosità e di apertura mentale su questi ed altri aspetti. Questi piccoli esempi sono infatti solo sintomatici ed indicativi di un contesto.    Crysand parco
– I nostri più vivi complimenti per la posizione altissima raggiunta in Reverbnation con un solo singolo! Domanda da un milione di dollari forse, ma dove sperate che vi porti tutto questo? O anche dove vi sta già portando? E’cambiata la vostra vita dopo questo successo cosi forte tutto insieme?
Chris: Siamo felici innanzitutto di poter vivere e guadagnare dalla nostra musica, cosa che in Italia, a costo di sembrare ripetitivi, ci sembrava impensabile. Speriamo ovviamente di continuare su questa strada. Abbiamo suonato già in diversi Paesi europei, ovvero varie volte in Inghilterra, dove ormai siamo di casa, poi in Germania, Francia, Polonia, Grecia, Italia e  Danimarca.  Ora siamo in procinto di vivere una tournée in Giappone, che sarà l’anno prossimo (via faremo avere prossimamente date più precise)  e che ovviamente consideriamo un’occasione eccezionale, che siamo entusiasti di viverci a pieno. In generale poi c’è un buon fermento di idee, e l’anno prossimo pensiamo concretamente di far uscire il nostro nuovo album, il secondo dopo Supernova che abbiamo inciso l’anno scorso e che stiamo ancora portando in giro nella dimensione live. Al contrario di Supernova, crediamo non si tratterà stavolta di un concept, ma mi fermo qui sulle anticipazioni con la promessa però di tenervi assolutamente aggiornati sull’argomento, siamo noi i primi a cui fa molto piacere farlo. Vi ringraziamo infatti per questa bella intervista, è stata una lunga ed interessante chiacchierata, ed anche per la vostra professionalità.
– Grazie a voi e soprattutto complimenti! Siamo anche noi onorati di aver conosciuto persone così in gamba e alla mano come voi, ed al tempo stesso così talentuosi. Per chiunque volesse saperne di più, voglia ascoltare il loro album o si fosse semplicemente incuriosito di chi sono i Crysand vi basta cliccare qui:

http://www.reverbnation.com/crysand

http://soundcloud.com/crysandband

facebook.com/crysandmusic

Photogallery completa:

Link al Set su Flickr


Commenti

Laura Dainelli

Click here to connect!