Pensiero nomade – Imperfetta solitudine (Zone di musica, 2013) di Stefano Capolongo

Pensiero Nomade è il progetto del chitarrista Salvo Lazzara, giunto al quarto lavoro in studio con questo Imperfetta Solitudine che vede la partecipazione di due ottimi elementi come Luca Pietropaoli (tromba) Davide Guidoni (percussioni). Scrivere di questo disco da una terra lontana come la Cina ci fa fare un immediato balzo immaginario verso la nostra penisola, quella buona e creativa, quella che con poche note al posto giusto sa trasmettere un caleidoscopio di emozioni. Chi scrive è tornato bambino già dal primo play, catapultato vent' anni indietro nella colonna sonora di un grande pellicola della filmografia italiana, Il grande cocomero di Francesca Archibugi, composta non a…

Score

CONCEPT
ARTWORK
POTENZIALITA'

Conclusione : Illune

Voto Utenti : 4.28 ( 2 voti)

Pensiero-NomadePensiero Nomade è il progetto del chitarrista Salvo Lazzara, giunto al quarto lavoro in studio con questo Imperfetta Solitudine che vede la partecipazione di due ottimi elementi come Luca Pietropaoli (tromba) Davide Guidoni (percussioni).
Scrivere di questo disco da una terra lontana come la Cina ci fa fare un immediato balzo immaginario verso la nostra penisola, quella buona e creativa, quella che con poche note al posto giusto sa trasmettere un caleidoscopio di emozioni. Chi scrive è tornato bambino già dal primo play, catapultato vent’ anni indietro nella colonna sonora di un grande pellicola della filmografia italiana, Il grande cocomero di Francesca Archibugi, composta non a caso da due maestri del jazz italiano: Battista Lena Roberto Gatto. La prima associazione mentale, che spesso è fondamentale, è proprio quella di una calda atmosfera jazz, confermata immediatamente dalla traccia d’apertura Barcarola. Capiamo però di trovarci di fronte ad un disco che non vuole solo essere un esercizio stilistico-jazzistico ma che ha radici più profonde e che fonde in modo perfettamente sincretico le anime e le esperienze dei tre componenti. I colori che Lazzara ha deciso di mettere sulla sua tavolozza sono quelli più scuri, tinte fosche e notturne che fanno di Imperfetta Solitudine un disco profondamente introspettivo e notturno; Danza Notturna ben esplica questo sentimento, pizzicando le corde di una chitarra nitida e precisa proprio come fossero quelle dell’anima di un viaggiatore silenzioso. Si, il viaggio. Anche questa sembra una tematica calzante nel disco, come ci suggerisce già la copertina: c’è strada davanti a noi e, nonostante sia notte, è anche sufficientemente illuminata. Perché non andare? Passo passo si incontrano persone, storie, situazioni che non necessitano dell’ausilio di nessun tipo di parola per manifestarsi. A volte l’abilità di Lazzara, Pietropaoli e Guidoni riesce automaticamente a tracciare nell’aria idilli con un inizio e una fine ben precisi (Calce e Carbone, La colomba e il pavone, Scirocco), altre pecca un po’ di ridondanza. Arrivati a metà viaggio ci si rende conto che la solitudine che accompagna l’incedere è davvero “imperfetta” ed ecco che la title track corre in aiuto per scardinare la poetica del Pensiero Nomade. Una riflessione iniziale porta alla constatazione di una qualche necessità, di un bisogno urgente che, dopo un empasse elettronico e post-moderno (Sensitive) trova la sua via d’uscita tornando Verso Casa. A nostro avviso è questo il pezzo più bello dell’intero lavoro.
Imperfetta Solitudine è un percorso di vita, ricco di speranza ma anche di malinconia, zeppo di storie e personaggi che si manifestano quasi magicamente senza bisogno di alcun vocabolo; una bibbia personale, un taccuino di viaggio (forse un po’ troppo per addetti ai lavori) vibrante e intenso.
Non è mai troppo tardi per trovare la via di casa.

Tracklist:

1. Barcarola
2. Cerchi d’acqua
3. Danza notturna
4. Calce e carbone
4. La colomba e il pavone
5. Tournesol
6. Prima dell’estate
7. Scirocco
8. Imperfetta solitudine
9. Sensitive
10. Verso casa


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Stefano Capolongo

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