Panda Kid – Summetry (Miacameretta Records, Already Dead Records, 2013) di Marco Calò

1/11/2013, esce Summetry, secondo lavoro dei Panda Kid, che segue a distanza di due anni il precedente disco Scary Monster Juice rivelandosi alla fine la sua speculare continuazione. La prima cosa che colpisce di questo album è l'impatto sonoro potente ma senza dubbio ti stampo retrò che la band ha voluto imprimere, effetto dovuto in parte alle particolari tecniche di registrazione volute dalla band, l'album è infatti stato registrato attraverso un fostex a cassette e interamente in presa diretta conferendo all'album quelle sonorità sporche e caotiche facilmente riconoscibili dall'ascoltatore. Le chitarre graffianti e le voci piene zeppe di effetti chorus…

Score

CONCEPT
ARTWORK
POTENZIALITA'

Conclusione : Audace

Voto Utenti : 4.78 ( 2 voti)

panda-kid-musica-summetry-lp1/11/2013, esce Summetry, secondo lavoro dei Panda Kid, che segue a distanza di due anni il precedente disco Scary Monster Juice rivelandosi alla fine la sua speculare continuazione. La prima cosa che colpisce di questo album è l’impatto sonoro potente ma senza dubbio ti stampo retrò che la band ha voluto imprimere, effetto dovuto in parte alle particolari tecniche di registrazione volute dalla band, l’album è infatti stato registrato attraverso un fostex a cassette e interamente in presa diretta conferendo all’album quelle sonorità sporche e caotiche facilmente riconoscibili dall’ascoltatore. Le chitarre graffianti e le voci piene zeppe di effetti chorus rendono l’ascolto di questo album estremamente gradevole, lo stile tra garage, surf e punk la fa da padrone fin dalla prima traccia Party Monster, per l’appunto un chiaro riferimento al precedente album. Il folle party da spiaggia prosegue con Abracadabra uno skip demenziale della durata di 1 minuto e 24 secondi che prepara l’ingresso alla traccia numero 3 Icecream traccia che si contraddistingue dalle altre per il suo essere più rock e meno surf-garage, ma sempre Panda Kid Style. Daltonic Eyes già dal 4/4 con le bacchette iniziali crea l’aspettativa per un brano rock n’ roll in stile Elvis, e le attese non vengono smentite dal pezzo che con le sue chitarre stavolta calde e morbide porta l’ascoltatore direttamente nelle spiagge californiane a bere un margarita1176380_570024976391511_1780321755_n nel più totale relax, e Palm Spring$ con i suoi ritmi caraibici non fa che rafforzare queste sensazioni. A Long Long Summer è il pezzo più sperimentale del disco e si divide tra chitarre ridondanti e pause che ci svegliano dal torpore delle spiagge di Malibu e preparano la pista a Summetry, pezzo che da il nome al disco e non a caso risulta essere uno dei più belli, la voce calda e suadente in stile Ian Curtis è certamente qualcosa che nelle precedenti tracce non era ancora stata espressa ed è una piacevole novità. Segue un altro skip con Black Art/BLack Magic ed ecco partire prepotente To The Tramp pezzo che va a concludere questo viaggio tra le spiagge dorate della California con annessi e connessi.

Il disco è un mix di suoni e stili, un viaggio tra epoche lontane e vicine, attraverso sensazioni che portano l’ascoltatore a vivere vecchi e lontani ricordi anche non vissuti, il tutto stando tranquillamente a casa con un paio di cuffie.

Tracklist:

1. Party Monster
2. Abracadabra
3. Icecream
4. Daltonic Eyes
5. Palm Spring$
6. A Long Long Summer
7. Summetry
8. Black Art/BLack Magic
9. To The Tramp


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Marco Calò

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