BluNepal – Follow the sherpa (Wasabi Produzioni/Green Fog, 2014) di Marco Calò

Agostino Macor (rhodes, synth), Paolo Furio Marasso (basso, fx) e Federico Branca Bonelli (batteria, sequencer). Insieme rispondono al nome di BLuNepal, trio genovese che nasce nel 2009 ma che si stabilizza nella formazione attuale nel 2012. La miscela di suoni acid jazz con inserti rock e buona dose di elettronica ha prodotto Follow the sherpa, primo EP della band, in uscita nel gennaio 2014, composto da 11 tracce strumentali che hanno il merito di imprigionare la mente dell'ascoltatore in uno stato di trance psichica. Ma andiamo per ordine. Apre il disco Follow the sherpa, title-track del disco che si basa su un'unico giro armonico…

Score

CONCEPT
ARTWORK
POTENZIALITA'

Conclusione : Coinvolgente

Voto Utenti : 4.8 ( 2 voti)

blunepalAgostino Macor (rhodes, synth), Paolo Furio Marasso (basso, fx) e Federico Branca Bonelli (batteria, sequencer). Insieme rispondono al nome di BLuNepal, trio genovese che nasce nel 2009 ma che si stabilizza nella formazione attuale nel 2012. La miscela di suoni acid jazz con inserti rock e buona dose di elettronica ha prodotto Follow the sherpa, primo EP della band, in uscita nel gennaio 2014, composto da 11 tracce strumentali che hanno il merito di imprigionare la mente dell’ascoltatore in uno stato di trance psichica. Ma andiamo per ordine.

Apre il disco Follow the sherpa, title-track del disco che si basa su un’unico giro armonico di rhodes ridondante accompagnato da vari effetti elettronici, la traccia fa da apri pista a And there were three, brano che smorza i toni rispetto al precedente intro, e si mantiene su sonorità molto più lounge e ambient. Molto piacevole da ascoltare. Segue Rabbit, primo singolo estratto nel settembre 2013 del quale è stato realizzato il video per la regia di Alberto Sansone. Il pezzo è uno dei più tosti del disco e rappresenta un bel mix dei vari stili della band, dall’acid jazz alla potente ritmica in chiave elettronica. Traccia numero 4, Immer geradeaus, brano di ambientazione molto intenso con la solita ritmica di tastiere che predomina per l’intero brano e a fare da sfondo vari effetti che si mischiano e si intrecciano dando vita ad uno dei pezzi più rock del disco, con sonorità che riportano ai Doors. Segue un breve skip che riprende la prima traccia con Still Follow the sherpa, per poi riprendere il viaggio con Youzhi, brano che bluenepal-genovariprende i ritmi molto leggere e vagamente sambati di And there were three. Con Fake il sound si incupisce e diventa più cattivo per poi proseguire con Fed 5 pezzo che parte lento per poi esplodere nel finale, gli fanno seguito poi Into the cinema Morricone, quest’ultimo palesemente dedicato al grande compositore romano e che riprende nei primi attimi del brano alcune sonorità nello stile di Ennio. Chiude il disco Tomorrow never knows, brano che a differenza dei precedenti contiene parti cantate, e ritmi più sostenuti, tra rock e pop.

L’impressione generale è quella di una band dal futuro possibile, con grandi doti musicali e strumentali. Una band che ama specchiarsi nella propria abilità e che in questo disco ha saputo racchiudere nostalgiche atmosfere anni 60/70 ma anche elettronica dei giorni nostri.

Tracklist:
1. Follow the sherpa
2. And there were three
3. Rabbit
4. Immer Geradeaus
5. Follow the sherpa (reprise)
6. Youzhi
7. Fake
8. Fed 5
9. Into the cinema
10. Morricone
11. Tomorrow never knows


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Marco Calò

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