The Bluebeaters live @ Circolo degli artisti, Roma (testo Karol Banach, foto Stefano D’Offizi)

TheBlueBeaters07webSolitamente il mese di Gennaio è caratterizzato da un clima freddo, la gente va in giro coperta e magari con maggiore fatica si reca a concerti o serate varie. Per fortuna grazie anche ad un clima romano più primaverile che invernale, un pubblico numeroso è accorso al Circolo degli Artisti per assistere all’esibizione dei Bluebeaters. Il gruppo originario di Torino, è composto da membri di vari gruppi alternativi italiani, è arrivato a Roma a proporre il meglio del proprio repertorio di cover reggae-ska-rocksteady di brani italiani ed internazionali. Con ben 7 elementi sul palco, tra tromboni, pianisti, bassisti e vari vocalist, si parte forte e i ritmi caldi provenienti dal palco iniziano ad inondare il locale. Il suono è chiaramente ispirato alla miglior musica giamaicana e porta sin da subito a muovere i piedi e le mani dei presenti. TheBlueBeaters08webLe canzoni di cui vengono proposte le cover sono molto eterogenee e appartengono ai generi più diversi. Uno dei primi brani proposti è una cover molto ben riuscita di Das model, storico brano dei Kraftwerk, gruppo tedesco creatore della musica elettronica e pionieri del genere.

Sul palco sono presenti diversi elementi e diversi sono anche i vocalist che cantano i numerosi brani inclusi in scaletta. Ad esempio, dietro al trombone è presente Mr T-Bone, nome storico della scena italiana, che per qualche pezzo abbandona il suo strumento per prendere il microfono e contare qualche brano, tra cui Bring me back, brano incluso nell’album Mr.T-Bone sees America pubblicato nel 2004. Subito dopo è il turno di Maya Lady Soul di prendere il microfono ed incantare il pubblico con la sua voce Soul e Rhytm & Blues. Il momento più atteso si ha quando sale sul palco Bunna, il carismatico leader degli Africa Unite. Cantate da lui arrivano di seguito Simmer down degli Skatalites e Monkey man degli Specials, due pesi massimi del genere.  Diversi sono i brani risalenti agli anni 80 ed eseguiti da gruppi di provenienza inglese. TheBlueBeaters02webLa peculiarità dei Bluebeaters consiste nel saper mescolare con saggezza brani famosissimi di gruppi più che affermati con brani di gruppi meno commerciali e più ricercati. E’ questo il caso della cover di Teenage kicks. Il brano dei Undertones, gruppo punk rock/new wave Nord Irlandese, viene eseguito in liason con Revolution Rock, famosissimo brano dei Clash di Joe Strummer, gruppo che non ha bisogno di presentazioni. Però la scaletta non si compone di soli capolavori della musica punk inglese e i Bluebeaters sono pronti a spiazzare il pubblico proponendo un brano che non ha nulla in comune con il punk o con l’Inghilterra. Infatti, cambiando quasi totalmente il ritmo, la prima parte dello show si conclude con una cover di Toxic di Britney Spears, l’ex reginetta del pop made in USA, cantata in maniera molto sensuale da Maya Lady Soul.

TheBlueBeaters01webNel bis viene proposto il meglio del meglio dei Bluebeaters, con i vari vocalist a scambiarsi il microfono e a proporre gli ultimi brani in scaletta, tra cui un’ottima cover di My girl lollipop dei Bad Manners, prima di cimentarsi un lungo e caloroso saluto al pubblico, con tanto di balletto di contorno da parte di ciascun componente della band. Grandissima esibizione, una serata più che riuscita e per un inizio d’anno veramente di classe. Non c’era modo migliore per iniziare il 2014.

 

 

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Karol Banach

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