I Cani @ I Candelai, Palermo (testo di Marco Calò foto di Marco Calò e Tony Filippone)

_MG_1281Serata fredda in un’ anonima giornata di fine febbraio, a riscaldare l’ambiente infiammando gambe, cuore e corde vocali dei palermitani ci penserà una delle band rivelazione degli ultimi anni, un autentico fulmine a ciel sereno che si è abbattuto nel mondo della musica indipendente italiana. Stiamo parlando de I Cani, progetto scaturito dal genio hipster di Niccolò Contessa, giovane cantautore romano classe ’86 proveniente da Roma, che balzò agli onori delle cronache nel giugno 2010 quando il sito Soundcloud fece registrare un numero insolito di visualizzazioni per due brani precedentemente caricati con lo pseudonimo I Cani, i brani erano I pariolini di 18 anni Wes Anderson, brani che poi sarebbero entrati a far parte del disco d’esordio che ne scaturì, intitolato prosaicamente Il sorprendente album d’esordio dei Cani. Da qui in avanti Contessa ha fatto il botto, una miriade di live all’attivo, molta visibilità e dal 2013 Glamour, seconda attesissima uscita discografica che conferma quanto di buono espresso nel precedente lavoro.

I Candelai di Palermo è ormai da anni diventato un palcoscenico ambito e prestigioso per le band di tiraggio indipendente e non. Questa sera agghindato a festa si 3presenta gremito e con un pubblico caldo e scalpitante per accogliere Contessa & Co.

La band è sul palco e spacca il locale con il brano d’apertura, Come Vera Nabokov, il pubblico fin da subito fatica a contenere il pogo. Sempre dal nuovo disco arriva il secondo pezzo Storia di un impiegato. La partenza lanciata con cui Contessa e soci hanno lanciato l’esibizione è un invito alle danze per il folto e rumoroso pubblico palermitano che dimostra di apprezzare l’esibizione. Prosegue l’escalation di brani tratti dal nuovo disco con Storia di un’artista, FBYC (Sfortuna) San Lorenzo. Alternando qui e là alcuni pezzi ormai storici provenienti dal primo disco come Hipsteria, Le Coppie Post Punk. Per chi ha avuto modo di vedere la precedente esibizione tenuta sempre nello stesso locale durante il tour di supporto al primo precedente lavoro, appare immediato un processo di maturazione che porta ad una migliore presenza scenica e ad una più scorrevolezza dell’intera performance, seppur rimanendo su un ambito hipster e di musicalità elettronica molto rozza e sporca, astenersi puristi del suono. L’esibizione è satura di loop e mantenuta a galla dalla particolare figura del frontman Niccolò Contessa, che pur limitandosi a fare il suo dovere destreggiandosi tra voce, loop e piccole parti al synth si dimostra figura carismatica sul _MG_1369palco. Il live non risparmia nessuna delle tracce presenti nei dischi, vengono eseguite infatti Corso Trieste Non c’è niente di twee contenute in Glamour Perdona e dimentica (richiesta a gran voce dal pubblico) dal vecchio disco. Viene anche eseguita Asperger,  brano contenuto nel lavoro che la band ha pubblicato in vinile insieme ai Gazebo Penguins nella sosta tra un disco e l’altro. Il live si avvia alla conclusione con i due brani più apprezzati dei rispettivi dischi, Velleità, primo singolo dell’album d’esordio. Ultimo brano del live, così come di Glamour, è Lexotan, che chiude una performance energica e apprezzata dal pubblico palermitano.

I Cani non sono certamente una band che brilla per abilità musicali particolari, anzi si potrebbe dire addirittura che Contessa alla voce non sia nemmeno eccellente ma in qualche modo questa band attrae, probabilmente queste canzoni così semplici che parlano di episodi quotidiani visti con occhio razionale da un ragazzo comune riescono a catturare l’attenzione di un pubblico che si rispecchia in una realtà a volte seria e a volte cazzona.

 

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Marco Calò

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