Il concerto di Gorgoroth e Vital Remains previsto questa sera al Traffic comincia più tardi del previsto, a causa del forfait dei Sudden Death.
A discapito di quanto era lecito aspettarsi, i set delle altre tre bands rimangono invariati, nessun prolungamento di sorta.
Ad aprire la serata troviamo i francesi Moonreich, i quali (a discapito della nazionalità) propongono un black metal di stampo prettamente svedese, incentrato su un mix di blast beat/riff sostenuti e aperture melodiche di chitarra. Niente di nuovo sotto al sole quindi, progetto che non toglie o aggiunge nulla al panorama attuale.
Setlist Moonreich :
– Intro/Terribilis Est Locus Iste
– Le Regard Du Pendu
– Du Sang Sur Les Mains
– Cursed The Day, Hailed The Night
– Curse Them
Dai Vital Remains mi aspettavo molto (memore del capolavoro Let Us Pray) ma le mie aspettative sono andate via via scemando, pur riconoscendogli comunque un buona perizia tecnica e un notevole impatto. Il materiale recente, composto di pezzi molto lunghi, prevede riff heavy/thrash (simili a Wermacht e Judas Priest), una doppia voce ricordante dal vivo Dani Filth (effetto voluto o temporaneo abbassamento di voce? Su questo non so rispondere), molti midtempos e bruschi rallentamenti nella sezione centrale dei pezzi (sviluppati non adeguatamente, secondo me) e alternati alle tipiche sfuriate death metal.
Anche se della formazione originale rimane solamente il chitarrista Tony Lazaro, da loro è lecito aspettarsi di più. Molto di più.
Setlist Vital Remains :
– Intro/Black Magic Curse
– Hammer Down The Nails
– Forever Underground
– Savior To None… Failure To All
– Descent Into Evil
I norvegesi Gorgoroth prevedono una setlist basato principalmente su Under The Sign Of Hell, eseguito quasi nella sua interezza. Dopo la defezione di Pest, alle vocals troviamo Hoest dei Taake in veste di ospite. Purtroppo, con immenso stupore, la lunghezza totale del loro set si colloca sui cinquanta minuti. Ogni ulteriore commento credo sia superfluo.
La presenza di Bergtrollets Hevn (da Antichrist) e Katharinas Bortgang (da Pentagram) valgono comunque da sole il prezzo del biglietto e vengono seguite impeccabilmente. Infernus macina riff su riff anche se, come prevedibile, i pochi pezzi recenti non reggono il paragone con i vecchi. Curioso il fatto che quasi tutte queste “vecchie glorie” del black metal scandinavo ormai includano influenze thrash metal nel proprio sound. Probabilmente è un discorso di background e ascolti giovanili.
Peccato per la breve durata, come dicevo precedentemente, non so quanto il numeroso pubblico (per la platea romana, s’intende) abbia gradito un live così breve degli headliner.
Setlist Gorgoroth:
– Intro/Bergtrollets Hevn
– Aneuthanasia
– Prayer
– Katharinas Bortgang
– Revelation Of Doom
– Forces Of Satan Storms
– The Rite Of Infernal Invocation
– Ødeleggelse Og Undergang
– Blood Stains The Circle
– Destroyer
– Incipit Satan [cut]
– Krig
– Profetens Åpenbaring
– Unchain My Heart!!!/Postludium