Tra Precario e amore per la Sicilia, Lello Analfino si racconta su Relics (a cura di Marco Calò)

10154139_10152099953010292_5627064226901491681_nPer i cultori della musica made in Sicily Lello Analfino non ha bisogno di presentazioni, Leader storico dei Tinturia, band che calca i palchi siciliani e italiani da quasi 20 anni e che ha saputo imporsi nei cuori dei siciliani con brani che sono un ricco mix di spregiudicatezza e divertimento, mantenendo sempre un occhio al sociale ma sempre “satannu e abballannu” come è nello stile dei Tinturia.

Protagonista nelle ultime settimane, della nuova attesissima uscita discografica dei Tinturia con Precario, rilasciato il 14 Marzo 2014. Il ritorno discografico della band avviene dopo ben 6 anni da Di mare e d’amuri e nell’intervista Lello spiegherà anche il motivo per cui i Tinturia non producono un disco all’anno.

– Apertura affidata ovviamente al nuovo disco appena uscito, Precario. Come nasce? Quali argomenti tratta? Testi in siciliano o italiano?

I testi sono tutti in italiano, è certamente un disco più maturo che vede tra l’altro la collaborazione di Roy Paci il quale è anche produttore del disco. Il  tema è lampante già dal titolo; viviamo in un mondo precario sotto ogni punto di vista, dal sistema operativo che utilizziamo alla terra che calpestiamo, oggi tutto è precario, anche dal punto di vista culturale; l’attenzione dello stato nei confronti della cultura è pari a zero, o meglio, un’attenzione che viene rivolta solo alla cultura “di serie A” ma per quanto riguarda il piccolo artista che vive facendo musica o dipingendo o altre pratiche culturali non c’è nessun tipo di attenzione, mentre in altre nazioni non è così perchè probabilmente hanno capito che dove c’è cultura e arte, 0f98da01-72f5-4158-9cd5-d6a46ee3f649_hc’è un paese evoluto, in Italia purtroppo prima bisogna togliere l’immondizia dalle strade e poi si monta il palco per il concerto, quindi capisci che siamo in una posizione svantaggiata già in partenza, ed in questi casi l’unica cosa che l’artista può fare è continuare a produrre la propria arte cercando magari di inviare il giusto messaggio, facendolo con umorismo come fanno da sempre i Tinturia.

–  La presenza di Roy Paci nel disco non snatura l’approccio alle canzoni o il sound dei Tinturia?

La presenza di Roy arricchisce il sound dei Tinturia, ma senza stravolgerla, ci rende internazionali pur mantenendo quelle che sono le intenzioni della band e certamente l’approccio alla musica. Il disco suona certo in maniera leggermente diversa dai lavori passati ma lo stampo è sempre quello.

– Per la distribuzione di questo disco sembrate aver puntato molto sul digitale (Itunes). pensi che la distribuzione di musica in cd o vinile sia morta definitivamente?

Schermata 04-2456774 alle 13.55.57Il supporto cd è morto, è ormai diventato un gadget che acquisti ai concerti come ricordo dell’evento, oggi non esiste più l’atto di andare nel negozio di dischi anche perchè anche i classici negozi di dischi non esistono più surclassati da colossi come Mondadori o Feltrinelli che possono permettersi di tenere un disco in magazzino per anni cosa che il privato non potrebbe fare. A Palermo per esempio attualmente c’è il deserto, mentre prima erano davvero tanti i negozi di dischi. Ti dicevo il supporto cd è morto, io me ne accorsi tanto tempo fa, a conti fatti è uno dei motivi per cui i Tinturia non fanno un disco all’anno, perchè praticamente vai a produrre un prodotto obsoleto. Oggi, purtroppo da un lato, ma per fortuna dall’altro, esiste il supporto digitale, leggero, ergonomico, inodore e incolore e lo tieni lì al pc sul telefonino o sul lettore mp3, e quindi spingiamo il digitale per questo, anche perchè fino ad oggi siamo stati fortemente piratizzati, poichè facendo parte della micro distribuzione la gente fatica a trovare il disco e quindi va a scaricarlo illegalmente. Ma non possiamo lamentarci perchè siamo un gruppo che tiene testa dal ’96, continuiamo a riempire le piazze ovunque andiamo, e siamo grati al popolo siciliano che consideriamo il nostro mezzo di promozione maggiore, perchè se i Tinturia sono presenti in Australia o in Cina o in America, lo dobbiamo ai siciliani che si portano dietro il nostro disco come vessillo da ostentare e questo ci rende orgogliosi.

– Parlando del tour, quest’anno arriverete fino al nord Italia.

Si, ci porterà in giro per l’Italia. Noi battiamo i palchi da diversi anni avendo un’ottima risposta di pubblico perchè i Tinturia riescono a scovare un siciliano dappertutto, oppure a tirare fuori il siciliano che c’è dentro ogni cittadino italiano, ed è una cosa davvero piacevole che ci da tanta soddisfazione.

– Durante un live che avete tenuto quest’estate a Sferracavallo, hai fatto un intervento che ha colpito particolarmente, criticando la legge sull’immigrazione denominata Bossi-Fini. Pochi mesi dopo sei stato protagonista di EXTRA LIVE, un evento sensazionale del quale tu sei stato direttore artistico, che ha coinvolto alcuni tra i maggiori artisti del panorama musicale siciliano e non. Cosa puoi dirci a riguardo.

L’Extra Live nacque in seguito alla tragedia dei 360 morti del quale si erano accorti tutti, telegiornali e politici del mondo. Prima di quel giorno la Schermata 04-2456774 alle 14.01.33gente continuava a morirci, in quel litorale, ogni giorno senza che nessun politico si disturbasse. Poi il destino infame volle che in un solo giorno ne morissero 360, cioè uno al giorno per un anno, ma tutti in una volta! Questa situazione ci ha indotto a creare un evento per attirare l’attenzione e suscitare nella società civile quello sdegno che tutti dovremmo avere di fronte alla morte di 360 individui che venivano qui non per vacanza ma per cercare una vita migliore. una delle conquiste fatte in quel frangente fu il fatto che abbiamo ottenuto la depenalizzazione del reato di clandestinità, ma molto ancora si deve fare. Naturalmente la classe politica non manca di sfruttare il problema dell’immigrazione, e lo stanno facendo anche in questi giorni, hanno lasciato in giro per le strade di  Agrigento diverse decine di profughi che vagavano come zombie perchè stremati da un viaggio indescrivibile, e se gli chiedi cosa vogliono fare loro rispondono “ce ne vogliamo andare, Milano, Torino…”. Tornando all’Extra Live devo dire che abbiamo avuto il supporto inaspettato di diversi politici, ma la migliore risposta venne dalla società civile, abbiamo fatto sold-out e guadagnato 12mila euro.

– Da sempre sei un personaggio di spicco nella scena socio-musicale siciliana, un artista che utilizza la musica per andare oltre la musica trattando temi a volte delicati come la politica più o meno attuale, o la sociologia spicciola toccando le coscienze dei singoli. Per una Sicilia che oggi più che mai ha bisogno di gente sinceramente innamorata della Sicilia e della sicilianità, hai mai pensato di darti alla politica?

No, perchè a me piace stare dalla parte di chi deve criticare il loro operato, mi piace fare il cittadino italiano che paga le tasse (magari il giusto, cioè  40% di quelle che pago oggi) e voglio stare li a criticare il lavoro di chi sceglie una carriera senza avere le capacità necessarie per coprire determinate cariche, e voglio dirti un’altra cosa chi entra nel mondo della politica viene intriso di un’alone di cinismo e spericolatezza che solo i palazzi di potere possono avere, penso che ne la Sicilia ne l’Italia in generale possa vantare un solo politico in carica degno di poter rappresentarci, nessun leader e nessun partito, e qui viene fuori uno dei più grandi limiti del popolo italiano, cioè quello di non saper fare protesta, noi non sappiamo scendere in piazza e ribellarci ad un sistema che oggi ha reso la nostra vita precaria. Basti pensare che gli ultimi tre presidenti del consiglio che si sono avvicendati alla carica non sono stati eletti dal popolo ma chiamati dal presidente della repubblica, questo personaggio che mi auguro si trovi il coraggio di mandare a casa. I politici hanno dimostrato al mondo intero che è possibile tenere sotto scacco una nazione solo con la politica, distruggendo tutto piano piano.

1082415_10151604016440292_33287862_o– Ultimo disco ascoltato? O un artista che vuoi consigliare.

Guarda più che un disco o un artista ti dico che da un po di tempo mi sono innamorato della musica elettronica e delle sensazioni che questa da quando si mischia alla musica suonata con gli strumenti, e questo mi ha dato lo stimolo per creare nuove cose, infatti nella line-up della band sono stati inseriti un dj e un mc, che hanno arricchito il sound dei Tinturia.

– Bene, abbiamo finito, saluti ai fans e ai tifosi del Palermo calcio che sta per tornare in serie A?

Come no, io sono molto tifoso del Palermo, sono stato un abbonato e tornerò ad abbonarmi col Palermo in serie A, abbiamo anche fatto una fantastica presentazione live allo stadio Barbera durante Palermo – Siena. Seguo il Palermo allo stadio ogni volta che posso, lo faccio da sempre.

– Il Palermo calcio ha bisogno di un inno…

Me l’hanno già chiesto, lo scriverò quando arriverà la giusta ispirazione….


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Marco Calò

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