Vintage Violence – Senza paura delle rovine (Maninalto! Rec, 2014) di Marco Calò

Senza paura delle rovine è la sesta uscita discografica dei Vintage Violence, band formatasi in quel di Lecco nel 2001 (all'epoca il nome era Flowers of Noise). Da allora ne hanno fatta di strada, nel 2004 vincono le selezioni lombarde di Arezzo Wave partecipando al festival del 2005. Nei tre anni successivi tengono circa 100 esibizioni live, dividendo il palco con gente del calibro di One Dimensional Man, Quintorigo e Zero Positivo. Proprio in questo periodo avviene un fatto curioso: durante la loro esibizione al Transilvania Live di Milano i Vintage Violence vedono salire sul palco niente meno che i System of a Down, che erano…

Score

CONCEPT
ARTWORK
POTENZIALITA'

Conclusione : Schizzato

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Vintage-Violence-Senza-pauraSenza paura delle rovine è la sesta uscita discografica dei Vintage Violence, band formatasi in quel di Lecco nel 2001 (all’epoca il nome era Flowers of Noise). Da allora ne hanno fatta di strada, nel 2004 vincono le selezioni lombarde di Arezzo Wave partecipando al festival del 2005. Nei tre anni successivi tengono circa 100 esibizioni live, dividendo il palco con gente del calibro di One Dimensional Man, Quintorigo e Zero Positivo. Proprio in questo periodo avviene un fatto curioso: durante la loro esibizione al Transilvania Live di Milano i Vintage Violence vedono salire sul palco niente meno che i System of a Down, che erano lì tra il pubblico a godersi il concerto prima di decidere di salire sullo stage ad improvvisare un pezzo con i Vintage Violence. Nel 2012 la band firma per Maninalto! Records pubblicando Sognare sul lavoro, disco al quale fa seguito a distanza di due anni Senza paura delle rovine, rilasciato il 31 gennaio e che vede la collaborazione di Enrico Gabrielli (Afterhours, Calibro 35) e Karim Qqru (Zen Circus, La Notte dei Lunghi Coltelli). La line-up è composta da Nicolò Caldirola alla voce, Rocco Arienti Stefano Gilard alle chitarre, Roberto Galli al basso e Beniamino Cefalù alla batteria.

Il disco si apre in maniera esplosiva con Primo Ostacolo, ritmica travolgente quasi punk hardcore e testi urlati e non banali. L’inizio è azzeccatissimo. Il secondo brano è Metereopatia, un brano quasi schizoide con lo stesso titolo suggerisce, le liriche veloci e si susseguono a si fatica quasi a seguire un percorso logico, è una delle caratteristiche della band. Si prosegue con Comunione e Liberazione, le ritmiche si confermano veloci e ridondanti così come le parole, in particolare durante il breve ritornello. Interessanti cambi di ritmo e velocità fanno di questo brano uno dei più facili da ascoltare. Il disco prosegue con I Funerali, Capiscimi Neopaganesimo, brani che mantengono inalterata l’energia del sound dei Vintage Violence che è il filo conduttore di tutto il disco. Abbronzarsi il Culo è un divertente brano di protesta e denuncia sulla332601_10150356442936206_3932884_o situazione attuale in Italia, musicalmente ben suonato ma qui è il testo a farla da padrone, brano da ascoltare. Segue Finiremo Tutti in Ospedale altro brano divertente in tipico stile Vintage Violence. S.I.A.E. è il brano successivo che tratta una tematica intuibile dal titolo, anche in questo caso si tratta di un brano di denuncia. Il rumoroso viaggio continua con I Non Frequentanti, brano che conferma a bontà dei testi e l’abilità della band a trovare il giusto sfondo musicale. Il disco si avvia al termine con gli ultimi brani Vivere in un Bilocale, Il Mare e la title-track Senza paura delle rovine.

Disco piacevole e allegro, con sonorità sempre in mezzo tra punk, alternative e hardcore. Apprezzabili le liriche e i temi trattati, unica pecca la ripetitività delle ritmiche, che probabilmente dovrebbero essere rese un po più variegate. Ma ciò non toglie nulla alla bontà del prodotto che rispecchia in pieno la maturità della band, e incuriosisce l’ascoltatore nel vedere i Vintage Violence riportare sul palco live questi ritmi così violenti ma con un tocco vintage.

Tracklist:

1. Primo ostacolo
2. Metereopatia
3. Comunione e liberazione
4. I funerali
5. Capiscimi
6. Neopaganesimo
7. Abbronzarsi il culo
8. Finiremo tutti in ospedale
9. S.I.A.E.
10. I non frequentanti
11. Vivere in un bilocale
12. Il mare
13. Senza paura delle rovine


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Marco Calò

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