ON|OFF|MAN – Giant Backsteps (Areasonica Records, 2013) di Marco Calò

Mix trascendentale di elettronica, jazz, funk ed energico rock, il tutto espresso nella lingua del solo strumentale. Questo e molto altro sono gli On Off Man, band che nasce a Bologna, nel 2012, con il nome di Jagoda Experiment (il nome mutò in On Off Man nell'autunno 2012 quando la band firma per Areasonica Records). I membri che compongono l'attuale line-up sono Giacomo Franzoso alla chitarra, Stefano Diso a dividersi tra Piano, Synth e Laptop, Alessandro Orefice in batteria e Simone Matteo Tiraboschi al basso. La prima uscita discografica arriva nel febbraio 2013 con Giant Backstep, disco composto da 7 tracce con un sound velenoso e…

Score

CONCEPT
ARTWORK
POTENZIALITA'

Conclusione : Trascendentale

Voto Utenti : 0.85 ( 1 voti)

PST1364204441PS51501b9949707Mix trascendentale di elettronica, jazz, funk ed energico rock, il tutto espresso nella lingua del solo strumentale. Questo e molto altro sono gli On Off Man, band che nasce a Bologna, nel 2012, con il nome di Jagoda Experiment (il nome mutò in On Off Man nell’autunno 2012 quando la band firma per Areasonica Records). I membri che compongono l’attuale line-up sono Giacomo Franzoso alla chitarra, Stefano Diso a dividersi tra Piano, Synth e Laptop, Alessandro Orefice in batteria e Simone Matteo Tiraboschi al basso. La prima uscita discografica arriva nel febbraio 2013 con Giant Backstep, disco composto da 7 tracce con un sound velenoso e dinamitardo dal primo all’ultimo pezzo.

Il disco si apre con Knox, apertura straripante. Il pezzo parte con una bellissima introduzione al piano, che viene bruscamente interrotta da una ritmica infuocata dove chitarra batteria e synth s’intrecciano dando vita ad un fantastico brano d’apertura del disco. Il secondo brano è The Core, brano che è stato proposto come singolo attraverso un videoclip realizzato dal Chaosmonger Studio di Nicola Piovesan. Il brano è molto elettronico e sincopato, con violente accellerate di ritmo, il tutto è tenuto su da una struttura composta da basso e synth che si legano alla perfezione. Il terzo brano dal titolo Screaming Windows è uno skip allarmante con voci e suoni che fa da introduzione al quarto brano, Nightmare Knockers, che parte senza fronzoli con una fantastica ritmica di synth che viene ben accompagnata dalla sezione ritmica, uno di quei brani che dal vivo probabilmente 920485_631989956839154_207517148_omettono seriamente alla prova la resistenza del palco. Di certo il pezzo più forte e apprezzabile del disco. Dichotomy è il brano numero cinque, un pezzo che si apre da una breve sequenza elettronica, interrotta da un bello stacco di piano e chitarra al quale poi si aggiunge la batteria. Un brano che ricorda molto i 65daysofstatic, maestri del genere. Segue A Virtual Card For You, brano particolare in cui gli On Off Man spaziano tra post rock e no wave, il pezzo si sviluppa attraverso un particolare riff di chitarra che si ripete per quasi tutta la durata del brano, ma che viene pompato con batteria e synth in un crescendo mozzafiato, che porta il pezzo ad espandersi fino a diventare space-rock. Il basso qui la fa da padrone sostenendo le ritmiche folli di chitarra e synth. Il disco si conclude con il brano che da il titolo all’intero lavoro Giant Backsteps, brano che chiude il disco in dolcezza con sonorità tipiche del post rock. molto presente il piano ed il basso con la chitarra che si limita a creare atmosfera di fondo con effetti riverberati.

Un disco di caratura notevole, una band che nonostante i pochi anni di attività dimostra una maturità musicale non comune realizzando al primo colpo un disco che per gli amanti del genere andrà a piazzarsi accanto a mostri sacri come Mogwai This Will Destroy You. 

Tracklist:

1. Knoa 
2. The Core 
3. Screaming Windows 
4. Nightmare Knockers 
5. A Virtual Card For You 
6. Dichotomy 
7. Giant Backsteps


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Marco Calò

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