Il Terzo Istante – Rapporto allo Specchio (Autoproduzione, 2014) di Emanuele Genovese

Il Terzo Istante è un trio di Torino formato da Lorenzo De Masi (tastiere e voce), Fabio Casalegno (chitarra), Carlo Bellavia (batteria). Il gruppo si forma nel 2011 ed ha alle spalle già tre Ep: il primo, Come ti Senti, è stato registrato in appena tre mesi dalla formazione della band ed è stato prodotto grazie all’offerta libera. Per Forselandia e per il loro ultimo lavoro, Rapporto allo Specchio, hanno intrapreso la strada del crowdfunding. Per raggiungere il budget necessario per il finanziamento del nuovo Ep si sono "ingegnati" a trovare attività alternative per attirare l'attenzione: concerti privati, birra offerta dalla band, cena con…

Score

Artwork
Potenzialità
Concept

Conclusione : Coinvolgente

Voto Utenti : Puoi essere il primo !

a4048117138_10Il Terzo Istante è un trio di Torino formato da Lorenzo De Masi (tastiere e voce), Fabio Casalegno (chitarra), Carlo Bellavia (batteria).

Il gruppo si forma nel 2011 ed ha alle spalle già tre Ep: il primo, Come ti Senti, è stato registrato in appena tre mesi dalla formazione della band ed è stato prodotto grazie all’offerta libera. Per Forselandia e per il loro ultimo lavoro, Rapporto allo Specchio, hanno intrapreso la strada del crowdfunding. Per raggiungere il budget necessario per il finanziamento del nuovo Ep si sono “ingegnati” a trovare attività alternative per attirare l’attenzione: concerti privati, birra offerta dalla band, cena con la band, cameo al prossimo video,  cover a scelta o brano di produzione del finanziatore.  Budget abbondantemente raggiunto ed Ep prodotto.
La produzione di Ep non è una necessità ma è una precisa scelta artistica: Il Terzo Istante preferisce fornire al proprio pubblico sempre nuovo materiale avendo così una maggiore flessibilità nei live.
Ma passiamo alla musica, la versione di Rapporto allo Specchio pervenuta in redazione è quella contenete anche i due loro lavori precedentemente prodotti.
Il primo Ep è Come ti senti del 2012. Siamo di fronte ad un alt-rock di buona fattura  dove tra i vari brani spicca il drumming di Bellavia molto pronunciato e ispirato (che sarà una costante anche per gli altri EP).
Se con il primo brano si viene presi dal ritmo accattivante, con Le idee chiare e in Non Sai il pianoforte di De Masi la fa da padrone: entrambe partono un po’ in sordina per poi esplodere in un ritornello orecchiabile e deciso.
L’Ep si chiede con Il Senno di Poi, caratterizzata da un ottimo testo e da un ottima interpretazione di De Masi.
Il secondo Ep è Forselandia del 2013. Il sound è grosso modo quello del precedente ma maggiormente virato verso il pop.
La parte centrale è quella più interessante. C’è chi non muore è un brano pop che parla di chi vive alle spalle del personaggio che si è creato, ma è con Ogni cosa è di tutti che i ragazzi di Torino danno il meglio. “Voi si che avevate ideali!!” è così che si apre lo scontro generazionale con chi ha vissuto i movimenti politici degli anni ’60 e ’70 più come moda e senso di appartenenza che come identità politica e di ideali. Emblematici in tal senso l’inizio della seconda strofa “che tristezza vedervi sguazzare nella vostra morale, di una cosa sei certo nel 70 il rock&roll era già morto” e la fine del bridge “è sempre molto facile non aver niente da perdere ma poi tutto si complica se devi mettere in pratica”.
Il Terzo EP è Rapporto allo Specchio ultima produzione della band. Diciamo che è quello più pop del lotto, pur mantenendo un sound tirato e accattivante.
Rapporto allo Specchio è un viaggio di 15 minuti tra paure, egocentrismo e narcisismo.
Nella traccia di apertura si vivono le ansie di chi si sente costretto a continuare un rapporto  ormai usurato solo per l’obbligo morale di essere genitore e perchè  è “ difficile da fare ma facile da dire: ricominciare”.
Rapporto allo Specchio inizia con tastiere sognanti e percussioni minimal che via via lasciano spazio ad un finale in crescendo dominato dalla chitarra di Casalegno. Si parla di narcisismo e lo si fa giocando sull’atto masturbatorio, estremizzato come espressione massima dell’amore verso se stessi.
In Cosmesi invece si vivono le ansie di chi vive ossessionato dai segni degli anni che passano sulla propria pelle. Torna ancora come argomento “l’importanza di apparire” nella società moderna e i cosmetici sono l’arma, inutile, col quale si cerca disperatamente di recuperare quell’autostima che si crede perduta per colpa di una ruga, quando invece il vero problema è la mancanza di personalità e carattere.
In conclusione i tre EP forniscono una buona esperienza d’ascolto, con arrangiamenti curati e testi elaborati su tematiche non banali. De Masi pur rimanendo in estensioni a lui familiari riesce sempre a regalare ottime interpretazioni funzionali al contesto musicale e al testo.
Convincono poco le ballard Forselandia e Buonasorte, ma alla fine ogni singolo Ep riesce a coinvolgere facilmente l’ascoltatore nonostante la durata di circa 15 minuti ognuno. Ecco, forse è questo il limite della scelta di produrre Ep: alla fine dell’ascolto rimane l’amarezza che tutto sia già finito. Hanno tutte le carte in regola per poter affrontare la scrittura di un buon album e mi stupirebbe il contrario, in quanto questi tre EP ne attestano competenza tecnica e artistica il tutto condito da una buona dose di personalità.

Tracklist:

Come ti Senti (2012)

  1. Come ti senti
  2. Le idee chiare
  3. Non sai
  4. Il senno di poi

Forselandia (2013)

  1. Il primo difetto
  2. C’è chi non muore
  3. Ogni cosa è di tutti
  4. Forselandia

Rapporto allo specchio (2014)

  1. Sto dai miei
  2. Rapporto allo specchio
  3. Cosmesi
  4. Buonasorte


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Emanuele Genovese

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