The Gluts – Warsaw (autoproduzione, 2014) di Simone NoizeWave Vinci

Ecco un altro bel lavoro DIY, i The Gluts con Warsaw. Il disco, completamente autoprodotto, è il primo di questa band milanese che galleggia e gongola nella grande vasca del Post Punk, tra New Wave, Noise, Dark e Psichedelia squisitamente '90. Un nome à là Joy Division per l'avvio definitivo di un gruppo che già si sta ritagliando uno spazio tutto per se nell'immaginario discografico, con tanto di presenza al MiAmi. Warsaw rimane in testa e te lo risenti. Poi ti fa chiedere cose sull'esistenza e ti dimentichi che devi scriverci su. Recuperando un barlume di serietà, posso dire che…

Score

Concept
Artwork
Potenzialità

Conclusione : Overload

Voto Utenti : Puoi essere il primo !

10349093_724726407587313_8818728244373097801_n[1]Ecco un altro bel lavoro DIY, i The Gluts con Warsaw. Il disco, completamente autoprodotto, è il primo di questa band milanese che galleggia e gongola nella grande vasca del Post Punk, tra New Wave, Noise, Dark e Psichedelia squisitamente ’90.

Un nome à là Joy Division per l’avvio definitivo di un gruppo che già si sta ritagliando uno spazio tutto per se nell’immaginario discografico, con tanto di presenza al MiAmi. Warsaw rimane in testa e te lo risenti. Poi ti fa chiedere cose sull’esistenza e ti dimentichi che devi scriverci su. Recuperando un barlume di serietà, posso dire che hanno raggiunto il giusto compromesso tra attitudine Lo-fi e Qualità senza cadere nel tranello di far passare per Bassa Fedeltà la faciloneria.

A tratti ricordano gli Have a Nice Life, a tratti gli Highspire e tra questi elementi Noise e freddi, si intromettono tracce più calde e primitive come The Thing, in cui la voce distante del cantante, ben si sposa con un ritmo incessante e curato negli effetti.

La batteria incessante è un tratto distintivo che mi hanno ricordato da lontano i primi One Dimensional Man, ma voglio smettere di fare paragoni. Ve lo dovete sentire e basta, visto che lo trovate facilmente in streaming sul loro Bandcamp. E poi compratevelo. Il singolo scelto per il lancio è Pleasse be Patient with Your Dad, che in un certo senso prende elementi dall’ultima ondata Garage.1743734_654033244656630_209261850_n[1]

Il basso la fa sempre da padrone, come da tradizione Post Punk, ma la chitarra non si tira indietro nella retroguardia, ma spesso sale fino a spettinarti con gli effetti, nelle note lunghe figlie delle influenze psichedeliche, figlie della seconda ondata, quella degli Speceman 3, per capirci. Tipo in Bad Man o in Enemies, che esplode in un delirio di effetti e riverberi.

Questo Warsaw è davvero un crocevia di mondi, come la città omonima. I Joy Division hanno influenzato bene questo trio (ora in quattro per la promozione dell’album). A me  è piaciuto molto per l’energia incanalata dentro. Per un appassionato di tutti i generi racchiusi dentro questo disco, è stato un vero piacere poterlo recensire. Poi non mi dilungherò in altre leccate di culo, ma volevo dare a Cesare ciò che gli appartiene.

Tracklist:

1. Rag Dolld
2. Please Be Patient With Your Dad
3. The Thing
4. Iceman
5. Bad Man
6. Don’t Tease Me Please
7. Enemies
8. Vietnam
9. Don’t Believe In Fairy Tales


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Simone Vinci

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