Il globetrotter del blues: intervista a Rudy Rotta (a cura di Rentboy)

_MG_2344– Che piacere conoscerti Rudy, benvenuto. Hai calcato i palchi di tutto il globo, dall’Europa agli Stati Uniti. Qual’è il paese in cui la tua musica è stata accolta più calorosamente?
Ciao, piacere mio! Devo dire che USA, Regno Unito, Germania, Svizzera, Austria, Belgio, Olanda e anche Russia sono decisamente i paesi in cui ho ricevuto i maggiori apprezzamenti.

– Sei comunque una persona che ha viaggiato tantissimo per lavoro. C’e’ stato un posto, una nazione in cui ti sei detto “io resto qua” e perchè?
No, nonostante i miei tanti e lunghi viaggi, preferisco sempre e comunque vivere in Italia, la cui bellezza è per me davvero irrinunciabile.

– Qual’è il ruolo che la musica blues ha al giorno d’oggi nella cultura giovanile? C’è una mancanza di informazione secondo te o è un problema generazionale?
Direi soprattutto una mancanza d’informazione in effetti. I giovani dovrebbero tutti quanti conoscere il linguaggio del blues, in special modo i musicisti.

– Sino ai  primi anni ’90, quando non esisteva internet, era davvero difficile per una band mettersi in contatto con giornalisti, riviste, etichette, locali. Adesso da casa puoi mandare migliaia di mail al giorno e ottenere risposte in pochi minuti. Come giudichi questo aspetto della rete?
Credo decisamente che questo sia un aspetto molto positivo, oserei dire irrinunciabile.

– Non deve essere stato facile dare un’immagine a “The Beatles vs The Rolling Stones”. Come è nata copertinala copertina?
Nasce da un’idea di Nico Panna, in arte Lunicu, che ha messo in pratica, con grande stile e velocità, delle idee di partenza a cui io avevo pensato e che lui ha saputo ben sviluppare.

– Quali sono i brani del nuovo disco che ti sei divertito di più a registrare? E’ stato un pò come rivivere esperienze che sono già parte di te?
Direi tutti quanti, ciascuno per ragioni differenti. Sì, e’stato proprio così, rivivere esperienze che già fanno parte di me.

– Abbiamo notato che ti muovi molto durante i tuoi show, sarà anche per il fatto che il blues, notoriamente, è un genere molto “fisico”. Ami tenerti in forma?
Assolutamente sì. Mi tengo in forma facendo ogni giorno attività fisica. Mangio bene, bevo bene, non prendo né ho mai preso alcol e droghe. Per dare il meglio di sé sul palco, e io voglio sempre dare il meglio di me, bisogna essere allenati.

– Ti va di ricordarci quali sono i tuoi prossimi concerti e  progetti? Suggerisco di visitare il mio sito www.rudyrotta.com e sotto la voce tour troverete tutti i miei concerti in programma. Ciao e buona musica a tutti!


Commenti

Stefano Capolongo

Click here to connect!