Phono Emergency Tool – Get The Pet (Red Cat Records, 2014) di Simone Pilotti

Ci sono dischi perfetti per affrontare le giornate in spiaggia o più in generale l’estate e l’energia che sa sprigionare. Ecco, questo Get The Pet rientra in pieno nel novero. Per la sfrontatezza, per il succoso rock and roll che contiene e per il vigore dei suoi brani. Gli autori sono i Phono Emergency Tool, ovvero i fratelli Sgarzi, Andrea alla chitarra e Sandro al basso ed entrambi dietro al microfono, e Marco Lanna a picchiare sui tamburi. Il trio bolognese arriva al terzo lavoro, sicuramente il più importante visto come è riuscito a concentrare l’attenzione sui tra ragazzi,…

Score

CONCEPT
ARTWORK
POTENZIALITA'

Conclusione : Estivo

Voto Utenti : 3.75 ( 1 voti)

artworks-000061857226-lkgyv1-t200x200Ci sono dischi perfetti per affrontare le giornate in spiaggia o più in generale l’estate e l’energia che sa sprigionare. Ecco, questo Get The Pet rientra in pieno nel novero. Per la sfrontatezza, per il succoso rock and roll che contiene e per il vigore dei suoi brani. Gli autori sono i Phono Emergency Tool, ovvero i fratelli Sgarzi, Andrea alla chitarra e Sandro al basso ed entrambi dietro al microfono, e Marco Lanna a picchiare sui tamburi. Il trio bolognese arriva al terzo lavoro, sicuramente il più importante visto come è riuscito a concentrare l’attenzione sui tra ragazzi, dopo l’esordio omonimo, targato 2005, e Get Lost, 2009. Gli ingredienti rimangono una dose notevole di foga e una solidità su cui poggia ogni trama. Tutto miscelato con una semplicità che è croce e delizia del gruppo: croce se si considera il tedio che sul lungo minutaggio può provocare una composizione monocolore e delizia perché la freschezza e la leggerezza che deriva dagli intrecci più che essenziali sono perfetti per l’estate. E per le giornate in spiaggia.
Ecco, proprio considerata la semplicità del genere suonato dai Phono Emergency Tool, l’emergere dai bassifondi dell’underground potrebbe essere ancora più arduo. Ma, c’è un ma: il valore dei musicisti è rilevante e la qualità della registrazione è ottima. E quindi Get The Pet è piacevole, scorre, rallegra e rinfresca. Le uniche forzature negli intrecci sono dovuti ad una scrittura poco fantasiosa, visto che lo schema è sostanzialmente sempre lo stesso e perciò ripetitivo. Non che sia sempre un male. Ad esempio le tracce più devote al grunge, vuoi per gli accordi dimessi, per lo stile del cantato o per i solo più che mai folgoranti, si basano su un’architettura fissa. Sentire per credere la cupezza di On The Air o le due tracce di chiusura, A Lower Life e Heyday. Poi ci sono le tracce solari, quelle sui binari del power pop che mischia le liriche dei R.E.M. e le chitarre dei Pavement; tra queste c’è quella d’apertura, Floating So Fast, e il suo easy rock, c’è la ventata di Blow Moulding Machine e la seguente Hevo. In alcuni brani emergono venature, cadenze e melodie tipiche dell’indie o gli ammiccamenti del brit pop. E’ così per Crimentology, Better Stay Home e Farther (una delle meno riuscite del lotto), le loro chitarre frenetiche e le liriche frizzanti. Altra influenza che appare evidente sono i Foo Fighters di Dave Grohl: quando la polpa diventa massiccia e i suoni decadenti, la voce arriva a sfiorare il rockabilly e la batteria di fa serrata (I Don’t Belong e Don’t Stop Making Money). E infine ci sono i riff; Secchi, sferzanti, capaci di regger un intero brano portandolo all’esplosione raggiante del ritornello, così la chitarra di Five In Four fa al meglio. Dunque, godetevelo Get The Pet, perché non poteva capitare in una stagione più adatta.

Tracklist:

1.Floating So Fast
2.Five In Four
3.On The Air
4.I Don’t Belong
5.Blow Moulding Machine
6.Hevo
7.Crimentology

8.Better Stay Home
9.Don’t Stop Making Money
10.Farther
11.A Lower Life
12.Heyday


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Simone Pilotti

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