Slow Magic @ Candelai, Palermo (foto e testo di Marco Calò)

_DSC0063Il ritorno della buona musica live ai Candelai e in generale a Palermo dopo un periodo abbastanza lungo di elettrocardiogramma piatto è avvenuto domenica 24 novembre ed il merito va attribuito alla Bangover Crew, realtà palermitana che non è nuova dalle parti di Relics (li abbiamo conosciuti nel report Soviet Soviet @Galleria 149, Palermo). I ragazzi stavolta hanno deciso di puntare su un artista che sta avendo un discreto successo durante il suo maxi tour che oltre allo stivale si affaccia in Spagna, Germania, Repubblica Ceca, Norvegia, Danimarca, Svizzera, Francia, Regno Unito e così via. Non proprio l’ultimo arrivato Slow Magic, produttore la cui identità viene gelosamente tenuta segreta, tanto da presentarsi sul palco a pochi secondi dall’inizio della performance per sistemare il suo set coprendosi goffamente il volto con una felpa, e a chi tenta di estorcere al diretto interessato qualche informazione sulla sua identità lui risponde “consideratemi l’amico immaginario”.

Slow Magic, esce nel 2014 con il suo secondo lavoro How To Run Away, che precede a distanza di 3 anni il precedente ▲ ( Triangle). Disco dalle sonorità più mature e decisamente superiore anche dal punto di vista della qualità rispetto al fortunato disco precedente che ha regalato visibilità al produttore. In corredo al disco Slow Magic offre anche delle performance live di qualità e di innovativo approccio alla musica elettronica, accompagnando infatti le sue composizioni con 2 timpani che percuote con brutale energia creando un sound tra minimal e tribal, il tutto _DSC0022condito dalla ormai famosa maschera luminosa che è il reale tratto distintivo dell’artista.

La serata ai Candelai si apre con il produttore nato a Palermo Gaetano Dragotta, in arte go-Dratta. Il produttore propone un’elettronica molto introspettiva e sperimentale, abbastanza apprezzata dal pubblico presente. Anche lui fresco d’uscita discografica per la Brusionetlabel con il suo primo LP Deduct, l’approccio è decisamente diverso rispetto al più trascendentale Slow Magic, go-Dratta parte lento per poi salire di intensità durante l’esibizione riuscendo a ben figurare di fronte al pubblico dei Candelai.

Pochi minuti separano la fine dello stage di go-Dratta dall’ingresso sul palco del protagonista assoluto della serata, Slow Magic e la sua coloratissima maschera si palesano sul palco conquistando immediatamente un pubblico gasatissimo. Aprendo con il terzo brano del nuovo lavoro How To Run Away, Waited 4 U. Il pubblico si dimostra preparato sui pezzi dell’amico immaginario e a quel punto Slow Magic comincia la sua animalesca danza sui tom, che andrà avanti per tutta la durata del concerto non _DSC0057disdegnando mai l’interazione con un pubblico veramente partecipe e colpito dalla presenza scenica dell’artista che per due volte ha abbandonato lo stage piazzando uno dei due timpani in mezzo al pubblico in sala eseguendo le sue ritmiche in mezzo al pubblico impazzito.

Tra i brani eseguiti ci sono la bellissima Girls, Moon e quello che è probabilmente il suo brano più famoso e apprezzato in chiusura di concerto, Corvette Cassette, oltre che una versione strumentale e tribale di Dark Horse di Katy Perry, che ad un primo impatto ha stupito un po tutti per la scelta coraggiosa, ma sono bastati pochi secondi per lasciarsi trascinare dalla verve di Slow Magic ai timpani.

Un evento ben concepito dai ragazzi della Bangover Crew che si trovano tra le mani una serata decisamente riuscita da inserire sul curriculum, felici di aver regalato al pubblico presente in sala un artista da gustare con gli occhi e con le orecchie.

 

 


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Marco Calò

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