Ogni lasciata è persa: ciao Pino (di Stefano Capolongo)

Je so pazz’, non ci scassat’ u cazz. Se dovessi ricondurre la genesi della mia formazione musicale ad una frase sceglierei proprio questa di Pino Daniele. E’ con album come Nero a metà, Pino Daniele, Terra Mia, Vai Mò che ho iniziato a scoprire il meraviglioso e sconfinato mondo della musica e ad emozionarmi ascoltando il riconoscibile e vibrante suono della sua chitarra. Col passare degli anni l’ultimo tassello che mancava per rendere omaggio al mio ‘padre’ musicale era assistere ad un suo live ma, abituati ormai a procrastinare ogni cosa, il nostro ‘incontro’ non avvenne.  Lo scorso 13 dicembre Pino Daniele sbarcava a Roma, al Palalottomatica nell’ambito del tour che celebrava lo storico album ‘Nero a metà’ del 1980. L’occasione era imperdibile ma la scelta obbligata del terzo anello del palazzetto romano, dove audio e immagini arrivano dopo anni luce nemmeno provenissero da una stella, mi fece affermare ancora una volta “lascio perdere, non mancherà occasione”. La conclusione è storia recentissima.
Ciò che è accaduto la scorsa notte, oltre ad aver lasciato un vuoto incolmabile nella mia anima, mi ha insegnato una cosa fondamentale, che ben si riassume in uno stupendo proverbio cinese: 过了这个村就没这个店, traducibile in maniera semplice con ‘ogni lasciata è persa’. Ecco, oltre all’amore per la musica, ciò che Pino Daniele mi ha insegnato: godere di tutto ciò che la vita ha da offrirci senza perdere nessuna occasione.

E mentre il sole verrà
si scalda il vento
e sulle mani cadrà
un po’ di tempo
dove tutto ha senso
c’è sentimento.

(Pino Daniele – Jesce Juorno)

Grazie di tutto Pino.

 

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Stefano Capolongo

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