BELLADONNA – The Orchestral Album (2016 – Autoproduzione) di Fabio Lanciotti

Questo è il disco che, prima o poi, i Belladonna avrebbero dovuto incidere. Si tratta di una rielaborazione del vecchio repertorio del gruppo, in questo caso completamente stravolto dalla band stessa e dagli arrangiamenti orchestrali diretti da Angelina Yershova, con risultati eccellenti. Con una line-up coesa e stabilizzata, probabilmente la migliore della loro storia, Dani Macchi e Luana Caraffa, devono aver deciso che questo appuntamento era ormai non più rinviabile e ci si sono tuffati con tutto l’entusiasmo e il rigore stilistico che da sempre li contraddistingue. Eccellente la prova dei due Deus Ex Machina  (esemplare la “gilmouriana” Morpheus…

Score

CONCEPT
ARTWORK
POTENZIALITA'

Conclusione : Ineccepibile

Voto Utenti : 4.9 ( 1 voti)
Album cover

Questo è il disco che, prima o poi, i Belladonna avrebbero dovuto incidere.

Si tratta di una rielaborazione del vecchio repertorio del gruppo, in questo caso completamente stravolto dalla band stessa e dagli arrangiamenti orchestrali diretti da Angelina Yershova, con risultati eccellenti.

Con una line-up coesa e stabilizzata, probabilmente la migliore della loro storia, Dani Macchi e Luana Caraffa, devono aver deciso che questo appuntamento era ormai non più rinviabile e ci si sono tuffati con tutto l’entusiasmo e il rigore stilistico che da sempre li contraddistingue.

Eccellente la prova dei due Deus Ex Machina  (esemplare la “gilmouriana” Morpheus Rising) così come quella del resto della band, Martina Petrucci (piano) Taya Angelini (basso) e Mattia Mari (batteria), che si attesta su livelli altissimi per tecnica e maturità.

Registrato in presa diretta, come è consuetudine dei Belladonna, The Orchestral Album ci permette di osservare il loro sound da un altro punto di vista, probabilmente il più adeguato a valorizzare la proposta artistica: a questo riguardo la nuova versione della già nota Till Death Do Us Part è un punto fermo del disco.

Damn Your Love è l’incipit che mette in chiaro subito quale sarà il percorso proposto all’ascoltatore.

Beyond The Realms Of Reason, uno dei picchi assoluti della track list, è Belladonna Style al 100%, così come lo sono Morning Star Blues e Abduction!
È qui che il lavoro della band, e della direttrice Yershova, raggiunge l’equilibrio migliore tra il suono elettrico della band e gli strumenti classici.

Talvolta, quando artisti Rock si cimentano in queste operazioni, il risultato appare pasticciato. C’è la tendenza a non fare un passo indietro da parte di nessuno dei due universi stilistici: ne dalle band, con il loro armamentario elettrico, e nemmeno dagli arrangiatori delle parti orchestrali. Per questo, in altre e qualche volta fin troppo acclamate pubblicazioni, abbiamo ascoltato una sovrapposizione tra due mondi che non riescono a comunicare.

Nel caso di questo The Orchestral Album, invece, i due mondi comunicano perfettamente, come se band e orchestra si fossero fusi in unico corpo musicale. Non era facile ottenere un risultato estetico così importante, così convincente, per una band storica del panorama Rock Italiano: ai Belladonna va dato il merito di aver accettato una nuova sfida, l’ennesima della loro avventura artistica, e di aver centrato l’obiettivo.

The Orchestral Album è emozionante e avvincente, stilisticamente ineccepibile ed esteticamente perfetto.

Il loro miglior album!

Track List:

  1. Damn Your Love
  2. Till Death Do Us Part
  3. Wonderlust
  4. Beyond The Realms Of Reason
  5. Maria Spelterini
  6. Morning Star Blues
  7. A Pyromantic Sonnet
  8. Morpheus Rising
  9. Abduction
  10. Morpheus


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Fabio Lanciotti

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