Relics | Rock Magazine relics-controsuoni.com | Ascoltiamo, valutiamo, guardiamo. Sapendo che nell'infinito navigano sicuramente nuovi suoni…
Assistere a certe esibizioni fà bene al corpo e allo spirito perchè quando sul palco sale un personaggio del calibro di Glenn Hughes non si tratta mai solo di un semplice show ma di un evento.
Un’icona (una delle ultime) che ha fatto del rock uno stile di vita e che infischiandosene dell’età che avanza ha lasciato tutti ammutoliti con un’esibizione stratosferica. Padronanza della voce ancora impressionante, tenuta fisica e entusiasmo da vendere sono state le armi vincenti di una prestazione che ha lasciato più che soddisfatto il numeroso pubblico.
Le canzoni sono sempre state intervallate da monologhi in cui Glenn ha sempre cercato il rapporto più intimo con i fans dedicando più volte attestati di amore per i presenti e per il nostro paese.
Difficile scegliere o ritagliare un momento in particolare, con il nostro che salta da una parte all’altra del palco, hanno avuto un grosso impatto sia le canzoni dell’ultimo album che i pezzi pescati dal suo immenso repertorio e quando alla fine è partita “Burn” che altro poteva essere se non il delirio?
