Vinicio Capossela @ Teatro Lyrick di Assisi (foto di Marco Zuccaccia)

Vinicio Capossela fa parte di quella schiera di artisti, più nutrita di quanto si pensi, con i quali il pubblico umbro mantiene un rapporto speciale. In occasione del nuovo spettacolo dell’artista, andato in scena al Teatro Lyrick di Assisi, dal titolo “Ombra, Canzoni della Cupa e altri spaventi” altissima è stata la partecipazione di pubblico, fino al raggiungimento del sold-out. Molto emozionante e curato nei minimi particolari lo spettacolo. Partendo dalle istruzioni per l’uso contenute nella guida fornita all’ingresso che ha anticipato il fatto che l’esibizione fosse divisa in quadri, fino al sottile telo posto fra musicisti e pubblico su cui le luci di scena disegnavano ombre. I quadri: “La selva”, “Sottoterra”, “Lo specchio”, “Silhouette e giochi ombra”, “Il peso dell’ombra” hanno raccolto al loro interno gruppi di canzoni da tre a sei pezzi totali. Ombre dalle forme sinuose, ma anche sinistre come recita il programma di scena: “Questo luogo di passaggio, nido del sacro, dove risiedono i mostri, la scatola nera dell’ombra collettiva del mondo popolare… dove trova dimora il caos come contrappunto al cosmo del territorio abitato. Li trovano riparo le creature della cupa… il pumminale, il licantropo alla maniera paesana… la strega dianara“. Assoluti protagoniste dello spettacolo sono state le immagini, con gli artisti sul palco che animavano per mezzo della musica e del cantato storie di vita popolare dove bianco e nero, ombra e luce sono entrambi necessari e funzionali l’uno all’altra.


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Marco Zuccaccia

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