Da Ian Curtis a Chris Cornell secondo Maiqqu vs Less

Cosa unisce la musica e la storia di Ian Curtis e dei suoi Joy Division a quella più recente di Chris Cornell? A spiegarcelo sono Maiqqu vs Less che il 18 luglio porteranno alla luce un EP di tributo a questi due straordinari esponenti del mondo della musica, mettendo insieme i suoni 8bit dei Gameboy di Maiqqu e la qualità vocale di Less.

Spiegateci subito come finiscono due personaggi come Ian Curtis e Chris Cornell nello stesso disco.

Maiqqu – è successo tutto diversi mesi fa. Io e Less ci siamo conosciuti da avversari durante un contest musicale, da li è nata l’amicizia che ci ha portato a collaborare musicalmente creando Maiqqu vs Less. Avevamo appena iniziato a lavorare su alcuni brani dei Joy Division quando siamo stati sconvolti dalla morte di Chris Cornell, in quel momento abbiamo pensato di lavorare su un suo brano per tributarlo ma quando abbiamo scoperto che sia Cornell che Curtis avevano entrambi scelto di togliersi la vita il 18 maggio e nelle stesse modalità abbiamo capito che nulla era fin li avvenuto per caso e abbiamo deciso di proseguire questo percorso intitolando il disco May the 18th be with you (Talking about Ian and Chris).

Come siete riusciti a far convergere due stili di musica, due concezioni così diverse come quelle di Curtis e Cornell in un’unica intenzione omogenea sulla vostra produzione?

Less – Si, è così, sono due concezioni completamente diverse, una più lo-fi, ridotta all’osso, mentre l’altra più moderna, talvolta con dei muri sonori. Ma entrambi sono accomunati da una sola anima, è una musica viscerale, e traspare dalle voci, diversissime.E’ bastato tirare giù l’essenza, quel nucleo, e poi vestirla con i bit di Maiqqu e le mie danze vocali. Paradossalmente è stato facile.

Tu Maiqqu vieni da un mondo musicale molto piccolo oserei dire di nicchia, mentre Less con Velaut e Cahuilla strizza l’occhio a sonorità di inizio secolo. Insomma a guardarvi così non avreste niente da spartire eppure oggi vi presentate con questa collaborazione. La domanda è, su quale pubblico volete fare colpo?

Maiqqu – Si, probabilmente è vero che il nostro background musicale è forse quanto di più distante ci possa essere, ma credo che alla lunga si possa rivelare un fattore positivo, siamo entrambi del parere che un confronto con chi fa cose diverse dalle tue è un occasione per imparare qualcosa di nuovo. Per quanto riguarda il pubblico è qualcosa del quale personalmente mi importa abbastanza poco in questo caso, questo lavoro lo abbiamo fatto per rendere omaggio a due artisti che ci hanno formato musicalmente, se utilizziamo certi effetti o certi arrangiamenti lo si deve a dischi come Unknown PleasuresSuperunknown, se chi lo ascolta si avvicina alla nostra musica o a quella di Joy Division, Soundgarden, Audioslave ecc per noi sarà già un successo.

Maiqqu vs Less è un progetto inedito eppure la vostra prima release è un tributo. Questa scelta potrebbe risultare controproducente?

Less – Queste non sono semplici cover. Dal punto di vista spirituale sono delle canzoni che fanno parte di noi, le fondamenta su cui abbiamo costruito, insieme a tante altre cose, i brani che ognuno di noi scrive col rispettivo progetto (Velaut, Maiqqu, Cahuilla…). Dal punto di vista strettamente tecnico, le canzoni sono state “risvegliate”, rivoltate. Riportare alcune sonorità in un campo electro-minimal non è stata impresa semplice per Maiqqu, e neanche per me è stato facile non cantare sui miei soliti Fuzz. Queste non sono solo cover, sono pezzi di vita.

Qual’è la vostra tabella di marcia? Cosa succederà dopo il 18 luglio?

Maiqqu – Stiamo lavorando su un secondo volume di questo disco che uscirà successivamente in musicasetta a tiratura super limitata (18 pezzi) che conterrà qualche sorpresa…Poi l’intenzione è portare avanti il progetto Maiqqu vs Less con incursioni a sorpresa nei live dell’altro. Il futuro non è scritto.

Volete svelare qualche altro dettaglio sul vostro disco?

Maiqqu – Si, abbiamo lavorato molto sui dettagli, il disco uscirà il 18 luglio, esattamente 2 mesi dopo la morte di Chris. La foto di copertina (che vi stiamo svelando in anteprima) è stata realizzata da Tony Filippone che oltre ad essere un mio caro amico è un talentuoso fotografo locale. L’immagine di copertina contiene gli elementi essenziali di questo lavoro, oltre alle nostre persone e ai nostri strumenti è presente una corsa alle nostre spalle come spettro e monito della fine…e a rimarcare il concetto del 18 per registrare questo EP ci siamo serviti di 1 microfono e 8 bit. Il disco conterrà due brani, uno dei Joy Division e l’altro degli Audioslave, due brani molto conosciuti ma non vi dirò quali…scopritelo sui nostri canali social!

Bene ragazzi, grazie per questa chiacchierata e in bocca al lupo per il vostro futuro da Relics Controsuoni!

 


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Marco Calò

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