REAL RELICS #14 – Racconti dal Firenze Rocks (di Daniele Curzi)

Era dal lontano 2003 che non mi facevo un intero fine settimana di concerti, erano i tempi dell’Heineken Jammin Festival con i Metallica, Bon Jovi e gli Iron Maiden. Esattamente 15 anni dopo non mi sono lasciato sfuggire l’occasione di farmi una 4 giorni da urlo, con lo stesso amico dell’esperienza dell’Heineken, al Firenze Rocks con Foo Fighters, Guns n’ Roses, Iron Maiden e Ozzy Osburne. Certo i tempi sono cambiati
non sono piĂč il ragazzino di una volta ma era un’occasione irripetibile per vedere degli idoli di gioventĂč. Partiamo dal primo giorno, siamo arrivati a Firenze e ci siamo subito organizzati per raggiungere la Visarno Arena, impresa relativamente facile, certo l’ingresso del pit era dall’altra parte del mondo ma vabbù

Arriviamo finalmente al pit dopo i controlli di rito e si stavano preparando i Wolf Alice. Purtroppo fra viaggio e controlli ci Siamo persi i primi due gruppi. Wolf Alice carini ma niente di che: sembrano molto scatenati al punto che alla cantante in un punto scappa fuori un capezzolo con conseguente boato del pubblico
unico momento degno di nota

Seguono i The Kill..Boh che vi devo dire bravi ma non mi hanno detto niente, dipenderĂ  dal fatto che siamo li per vedere ben altro…

Alle 21 puntualissimi ecco il grande momento arrivano i Foo!
Entrano con le solite schitarrate di Dave per caricare il pubblico. Si parte con Run ed ù già devastazione. Parte un bel Pogo e spintoni vari, seguita a cannone da All my Life, ora farvi l’elenco dei pezzi mi sembra inutile visto che la scaletta la conoscete, ma cavolo che spettacolo Dave anche se leggermente sotto tono con la voce ha spaccato tutto ed ù un intrattenitore nato. La cover alla tastiera di Imagine con lui che canta Jump dei van Halen mi resterà per sempre impressa. Un grande come Taylor alla batteria, che si dedica anche ai vocalizzi di Freddie Mercury per poi eseguire Under Pressure. Poi la sorpresa, prendono un po’ per il culo Nate Mendel a cui non piace fare gli assoli e chiamano sul palco un altro bassista
. Duff dei Guns, qui parte altro delirio con It’s so easy; in conclusione, prima serata stupenda chiusa da Times like this (uno dei miei pezzi preferiti) This is a call ed Everlong. L’unica cosa che devo forse un po’ rimproverare ai Foo sono i troppi assoli live tipo su Wheels che poteva durare la metà

Comunque, grandiosa prima serata!

Secondo giorno i Guns ‘n Roses 
e scusate ma dei gruppi spalla non ne parlo ero troppo preso dal’ emozione di vederli


GiĂ  solo vedere Axl Slash e Duff ripaga di tutte le fatiche: 3 ore e mezza di Guns uno spettacolo con tutti i difetti che mi immaginavo, qualche errore di troppo, uno Slash non in formissima (mi era piaciuto molto di piĂč un paio di anni fa al Rock in Roma) ed Axl che fa quel che puĂČ ma a fine concerto si sente davvero che fatica. Una piccola critica: perchĂ© non fare uno show piĂč corto? Forse avrebbero retto molto meglio. Estranged gli Ăš venuta maluccio, con evidenti errori anche Coma, non un granché  maalla fine chi se ne frega? E’ stata comunque un’emozione stupenda.

Arriva cosi il terzo giorno e si incomincia a sentire la stanchezza, ma il Polase ed un po’ di riposo ci fanno proseguire nell’ avventura. Per i gruppi spalla menzione per Jonatan Davis che ha fatto il compitino anche se ovviamente con i Korn ù un altro mondo e per gli Helloween nel tour di reunion, Kiske ,Kai Hansen. Stupendi mi hanno fatto tornare indietro nel tempo.
Gli Iron Maiden
che dire, sono delle macchine, perfetti in tutto e per tutto ed hanno fatto uno spettacolo vero. Scenografie fantastiche pezzi eseguiti senza fronzoli
STUPENDI.

Giorno quattro…

Il giorno di Ozzy ù arrivato come anche la stanchezza di un 38enne
.
Sono arrivato alla Visarno Arena in tempo per godermi i Judas Preist che hanno spaccato di brutto peccato solo il poco tempo che avevano. Alla fine, Painkiller Ăš stata la ciliegina che mi poteva far morire felice…
Gli Avenged Sevenfold con tutta la buona volontà non possono stare dopo i Judas. Hanno sfigurato ma non ù colpa loro secondo me era sbagliata la scaletta dei concerti
 Alle 21 e 15 entra Ozzy
Un sogno vederlo live lui ù un grande
Poi la sua band
Dei mostri. Sempre intonato e perfetto a quasi settant’anni, un’ora e mezza di concerto potente e concreto, pochi fronzoli e pezzi che hanno fatto la storia del rock fra bBack Sabbath e le fatiche di Ozzy solista.

Certo
mi Ăš mancata Iron Man ma non si puĂČ voler tutto

E qui finisce la storia di Firenze Rocks il giorno dopo torna tutto alla realtà, ma ù stato bello ritornare un giovanotto per 4 giorni



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Stefano D'Offizi

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