Obscura – Diluvium (Relapse Records, 2018) di Alessandro Magister

Concepito come il capitolo conclusivo di una tetralogia, Diluvium rappresenta senza dubbio il picco creativo raggiunto dalla band teutonica capitanata da Steffen Kummerer. A differenza dei predecessori, largamente dimenticabili a detta di chi scrive, finalmente ci troviamo di fronte ad un lavoro ben costruito e musicalmente solido. Al di là delle stucchevoli diatribe sul genere, progressive o technical death metal poco cambia, preparate le vostre orecchie a 50 minuti abbondanti di riff, ritmiche, linee vocali che si intrecciano senza soluzione di continuità alcuna. È evidente come la band di Monaco sia finalmente riuscita a raggiungere una invidiabile maturità tecnica e un sound immediatamente riconoscibile. Come già detto in altre circostanze, il genere poco si presta a innovazioni significative e il rischio, data l’abbondanza di offerta musicale da parte di decine di band troppo simili tra loro, è sempre quello di restare nell’anonimato producendo dischi fotocopia. In Diluvium sono riusciti ad amalgamare con cura la violenza tipica del genere con la padronanza tecnica degli strumenti e la capacità di creare suoni e melodie più accattivanti, se non addirittura catchy. Questa struttura, durezza alternata a chorus e melodie, si ripete praticamente in ognuno degli undici brani senza stancare l’orecchio dell’ascoltatore. Resta da augurarci che la band decida di continuare sulla strada intrapresa con Diluvium, magari insistendo ancora di più sulla tecnica e su una maggiora cura nella produzione. Solo in questo modo gli Obscura potranno conquistarsi un posto nell’Olimpo del death metal.

Tracklist:

  1. Clandestine Stars
  2. Emergent Evolution
  3. Diluvium
  4. Mortification of the Vulgar Sun
  5. Ethereal Skies
  6. Convergence
  7. Ekpyrosis
  8. The Seventh Aeon
  9. The Conjuration
  10. An Epilogue to Infinity
  11. A Last Farewell


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Alessandro Magister

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