Relics incontra Sheddy, due chiacchiere per saperne di più su questo Rapper Romano

Abbiamo incontrato per il nostro pubblico SHEDDY, rapper d’origine romana, in ascesa con il suo nuovo singolo FER DE LANCE uscito il 21 novembre, e che già cavalca le 10mila visualizzazioni su YouTube.

Un video che parla di rivalsa. Un breve excursus neorealistico che descrive in pochi decisi tratti i leitmotiv della periferia da cui sta nascendo un fermento culturale nuovo, con i suoi simboli, forze e debolezze…

Ma sentiamo cosa ci ha detto, a tal proposito, SHEDDY:

– Ciao Edoardo, come nasce Sheddy? Quali sono le tue origini…

Sheddy nasce dalla voglia di mettersi in gioco, dalla voglia di esprimere liberamente pensieri o di condividere le proprie emozioni. Ascolto rap da quando sono ragazzino, amavo il rap quando ancora era visto come un genere di nicchia e sono contento di vedere che finalmente si è affermato.

– Tanti anni passati a rappare, tante collaborazioni anche importanti ed ora è il tuo momento. Parlaci di Fer De Lance, il tuo nuovo singolo in uscita questi giorni…

Fer de lance è un grande grido di rivalsa, è mettere a nudo i miei pensieri senza avere paura del giudizio degli altri, è esprimere il mio carattere e la mia personalità con le parole cercando di far valere la mia posizione e la mia voce.

– La periferia, la voglia di evadere… musica vera e spregiudicata. Per molte persone rap ed hip hop rappresentano solo un grido incomprensibile che proviene dal basso, per altri è un fermento della
neocultura… da quel “neoproletariato” a cui faceva riferimento anche Pasolini. Cosa anima realmente la periferia negli anni 2000, quali idee… quali movimenti?

Io ci sono cresciuto in periferia, lontano dalla “grande” città, ho visto persone perdersi tra stupide scorciatoie e altre farcela con il sudore e tanto duro lavoro. Noto spesso idee di rivalsa, voglia di venire alla luce in tutti i modi e a tutti i costi, vedo che molti giovani si rispecchiano in quello che faccio o in quello fanno i miei colleghi, perché c’è ancora della verità nell’hip hop e molti giovani vogliono assaporare questo fermento nuovo.

– Quanto è duro emergere nel panorama musicale attuale? Come vedi il futuro della musica…

È sicuramente molto dura emergere nel panorama musicale anche per il grande afflusso, soprattutto nell’hip hop, di giovani che desiderano farcela. Serve sicuramente un buon prodotto e un buon lavoro di squadra, serve concentrazione in ogni passo, serve costanza ma soprattutto essere se stessi, perché se non sei tu il primo a credere nelle tue capacità perché dovrebbero farlo gli altri?

Immagino un buon futuro per la musica, qualsiasi genere esso sia, la musica ti aiuta, ti capisce, ti completa e accompagna costantemente tutti noi… non potrà mai scomparire dalla quotidianità delle persone.


– Progetti a breve e lungo termine?

Vorrei non dire troppo suoi miei progetti futuri perché sono il tipo di persona che ama far parlare la propria musica e finché un progetto non è ben definito e pronto non ha senso svelare molto, e non mi piace dire le cose a metà.

Però, attualmente sono molto concentrato nei preparativi in studio e sto lavorando sodo per i prossimi progetti. Fer de lance è solo un nuovo inizio…


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Stefano D'Offizi

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