Infera Bruo – Cerement (Prosthetic Records, 2018) di Giuseppe Grieco

Li avevamo lasciati al 2015 gli Infera Bruo, con quel discone che è In Conjuration, in cui il black metal si carica di alta tecnica e soprattutto personalità, elementi che lo avevano reso una delle migliori uscite del settore di quell’anno. Cerement ha su di sé il peso dell’aspettativa, che si fa sentire in particolar modo se si è fan del gruppo di Boston. Aspettativa che in questo caso viene in parte delusa. Sia chiaro, Cerement è un disco valido. Ottimamente suonato come i nostri ci hanno abituato, manca però di quel carisma che ci si aspetterebbe. Gli elementi…

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Li avevamo lasciati al 2015 gli Infera Bruo, con quel discone che è In Conjuration, in cui il black metal si carica di alta tecnica e soprattutto personalità, elementi che lo avevano reso una delle migliori uscite del settore di quell’anno.

Cerement ha su di sé il peso dell’aspettativa, che si fa sentire in particolar modo se si è fan del gruppo di Boston. Aspettativa che in questo caso viene in parte delusa.

Sia chiaro, Cerement è un disco valido. Ottimamente suonato come i nostri ci hanno abituato, manca però di quel carisma che ci si aspetterebbe. Gli elementi che stilisticamente contraddistinguono la band dal classico movimento black metal puro sono presenti, ma non appaiono chiari e limpidi come in passato.

Siamo qui di fronte al disco forse meno cattivo della discografia degli Infera Bruo (ma non è di per sé un difetto), sono numerosi i momenti atmosferici, dati in particolar modo dalle tracce Poison Waters, Effigy of Reason e Temporial, introduzioni o intermezzi che con la loro nebulosità spezzano il ritmo furioso del resto dell’opera. Shroud Enigma ed Endnotes sono pezzi black ben confezionati, che scorrono veloci senza però lasciare il segno, che poi è il problema fondamentale di tutto l’album.

Unica perla luminosa è The Lunar Pass, che con la sua alternanza di tempi forsennati a momenti quasi doom e con il suo cantato che dallo scream passa al pulito, ci ricorda quello che gli Infera Bruo sono davvero capaci di fare. La densa Draped in the Sky e la martellante Scorne completano un album buono, ma non incisivo come avremmo voluto.

Tracklist:

  1. Poison Waters
  2. Shroud Enigma
  3. Effigy Of Reason
  4. Endnotes
  5. The Lunar Pass
  6. Draped In Sky
  7. Scorne
  8. Temporia


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Giuseppe Grieco

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