These New Puritans – Inside The Rose (Infectious, 2019) di Gianni Vittorio

I gemelli Jack e George Barnett si presentano con un nuovo lavoro discografico, ma dopo anni di silenzio. Pertanto le attese e le aspettative di chi li conosce erano molto alte. Aspettative rispettate in pieno, in quanto Inside the Rose sembra proseguire la qualità compositiva del precedente progetto. Registrato in larga parte negli studios di Berlino, ed in parte a Londra, il disco ha un sound molto sofisticato, ma capace di abbracciare la darkwave da camera ed il suono ambient degli anni 2000. Tutto il lavoro sembra arrangiato nei minimi dettagli, molte sono le influenze da cui hanno ricavato questo piccolo capolavoro.…

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I gemelli Jack e George Barnett si presentano con un nuovo lavoro discografico, ma dopo anni di silenzio. Pertanto le attese e le aspettative di chi li conosce erano molto alte. Aspettative rispettate in pieno, in quanto Inside the Rose sembra proseguire la qualità compositiva del precedente progetto.

Registrato in larga parte negli studios di Berlino, ed in parte a Londra, il disco ha un sound molto sofisticato, ma capace di abbracciare la darkwave da camera ed il suono ambient degli anni 2000.
Tutto il lavoro sembra arrangiato nei minimi dettagli, molte sono le influenze da cui hanno ricavato questo piccolo capolavoro. Seguendo le linee tracciate del loro cinematico Field Of Reed, le 9 tracce ci mostrano la capacità compositiva del gruppo, ormai consapevole dei propri mezzi.

La opener Infinity Vibraphones, brano ricco di suoni ecclesiastici, con tanto di coro, ci fa entrate in un contesto sonoro epico; la cupa Anty-Gravity è un condensato di musica elettronica ed ambient. Poi arrivano i beats di Beyond Black Suns, ai quali si contrappongono per contrasto le ottime linee melodiche delle voci, con una coda lirica delirante. E si arriva alla title-track , una ballad senza tempo, con influenze associabili al Dave Gahan in veste solista.

Ma il brano chiave del disco è senza dubbio A.R.P. per qualità e concetti espressi. Una suite ipnotica che ricama suoni cupi, con intrecci post minimalisti da brivido. Si conclude con la cerimoniale Six, degna conclusione di un viaggio oscuro, ma capace di farci attraversare mondi eterei.

I These New Puritans hanno così deciso di abbandonare del tutto le asprezze post punk di Beat Pyramid, proseguendo verso sonorità  di matrice dark/ambient.

Un album davvero di altissimo livello, forse tra le cose migliori del 2019.

Tracklist:

  1. Infinity Vibraphones
  2. Anti-Gravity
  3. Beyond Black Suns
  4. Inside the Rose
  5. Where the Trees Are on Fire
  6. Into the Fire
  7. Lost Angel
  8. A-R-P
  9. Six


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Gianni Vittorio

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