Un incendio distrusse registrazioni di Nirvana, Sonic Youth e R.E.M.

Il New York Times ha recentemente rivelato le gravissime conseguenze che sono succedute dopo un’incendio che coinvolse gli Universal Studios di Hollywood nel 2008. Un fatto che all’epoca passo un po’ in sordina ma che adesso si sa molto di più al riguardo. Il quotidiano ha parlato senza mezzi termini come “Il più grande disastro della storia del music business, e non lo sapeva quasi nessuno”. In quell’incendio infatti in cui andarono distrutte registrazioni originali di artisti come Nirvana, Sonic Youth e R.E.M e tantissimi altri. “La Universal Music – continua l’articolo – parla di una perdita stimata di circa 500000 canzoni. I lavori perduti includono master della collezione Decca di Billie Holiday, Louis Armstrong, Duke Ellington, Al Jolson, Bing Crosby, Ella Fitzgerald e Judy Garland. Il fuoco ha distrutto probabilmente alcune delle più grandi registrazioni di Chuck Berry, prodotti per la Chess Records, così come quelli di alcuni dei primi lavori di Aretha Franklin. Quasi tutti i master di Buddy Holly sono perduti, e così la maggior parte di quelli di John Coltrane per la Impulse. E ancora molte hit, come Rock Around the Clock di Bill Haley and His Comets, At Last di Etta James e Louie Louie dei Kingsmen. La lista degli artisti attraversa decenni di musica pop. Comprende registrazioni di Ray Charles, B.B. King, the Four Tops, Joan Baez, Neil Diamond, Sonny and Cher, Joni Mitchell, Cat Stevens, Gladys Knight and the Pips, Al Green, Elton John, Eric Clapton, Jimmy Buffett, the Eagles, Aerosmith, Rufus and Chaka Khan, Barry White, Patti LaBelle, Tom Petty and the Heartbreakers, the Police, Sting, Steve Earle, R.E.M., Janet Jackson, Guns N’ Roses, Mary J. Blige, No Doubt, Nine Inch Nails, Snoop Dogg, Nirvana, Beck, Sheryl Crow, Tupac Shakur, Eminem, 50 Cent e Roots”.

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Mauro Tomelli

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