Se il meglio arriva alla fine è con un meraviglioso Thom Yorke che Umbria Jazz 2019 si avvia verso la conclusione.
Nel secondo sabato del festival perugino l’ Arena Santa Giuliana trabocca di una platea quanto mai eterogenea e poliglotta, concorde nell’adorazione di un mostro sacro come Thom; e lui ricambia vestendosi per l’occasione con panni energici, scenografici e una setlist ricca e coinvolgente che si srotola ininterrotta, col suo gomitolo di ritmi frammentati ed estasi elettronica.
A rimarcare il continuum tra il progetto Tomorrow’s Modern Boxes (2014) ed Anima (2019) ci pensa la scelta dei brani, acutamente mescolati nel corso del live, con qualche sporadico flashback da The Eraser e un solo prescelto dall’incantevole Suspiria (Has Ended) che si amalgama al contesto sonoro senza spezzarlo.
In chiusura, si torna su note più sentimentali e introspettive con una struggente Down Chorus, un Thom Yorke al piano solo e un pubblico in religioso silenzio, sospeso in un’altra dimensione.
SETLIST:
- Interference
- A Brain in a Bottle
- Impossible Knots
- Black Swan
- Harrowdown Hill
- Pink Section
- Nose Grows Some
- Last I Heard (…He Was Circling the Drain)
- The Clock
- (Ladies & Gentlemen, Thank You for Coming)
- Has Ended
- Amok
- Not the News
- Truth Ray
- Traffic
- Twist
Encore:
- Dawn Chorus
- Runwayaway
- Default
- Atoms for Peace