S.O.T.O+JD Miller+Big Clyde @ Legend Milano (testo Alessandro Masetto / foto Rose Profeta)

testo Alessandro Masetto e foto Rose Profeta

Jeff Scott Soto, è un artista ispanico (ma statunitense d’adozione), che ha dato vita a innumerevoli progetti artistici nel corso della sua carriera, prestando la sua ugola magica anche in molte altre situazioni e collaborazioni esterne. Con il progetto S.O.T.O (dediti a un hard’n’heavy robusto, ma sempre molto melodico), ritorna in Italia dopo tre anni di assenza, per un’unica data italiana in programma al Legend Club di Milano di questo nuovo tour europeo, a supporto della recente ed ultima fatica discografica, intitolata “Origami”, la terza per esattezza in ordine cronologico. Sarà pur vero che JSS da queste parti (bene o male) viene piuttosto spesso, e che la stagione musicale autunno-invernale di questo fine 2019 deve ancora decollare ed entrare nella fase clou, ma una presenza così scarsa ed esigua come affluenza e di partecipazione (50/60 presenti) e in considerazione anche del fatto che svolto di venerdì sera, è ingiustificabile per un evento di questa caratura e portata, con tutte le “scuse” e “attenuanti del caso” da parte degli assenti (ammesso e concesso che ci possano essere). Ma Soto è un grande professionista, di quelli veri, che non si scoraggia certo di fronte a questi dettagli, ed infatti, anche stasera ha dato vita al suo ennesimo concerto memorabile, con un vero e proprio concentrato di energia, sudore e di tanta, tanta sostanza!

JD Miller

Gli scandinavi JD Miller sono i primi a salire sul palco di un Legend praticamente ancora deserto a quest’ora della serata. Tanta volontà e molto impegno non sono certo caratteristiche che mancano a questi ragazzi, tuttavia non hanno particolarmente “bucato lo schermo”,perché quello che invece manca molto a questa band è la personalità. Il tentativo di scopiazzare i primi Eclipse è piuttosto palese, non avendo però la loro esplosività e tanto manco i pezzi che funzionano come i già citati illustri connazionali. La staticità evidenziata sul palco (ad eccezione del singer, un po’ più mobile e dinamico del resto della band) non hanno certo aiutato il pubblico a scaldarsi, rimasto in verità sempre piuttosto freddino e impassibile per tutta la durata della loro esibizione. Una mezz’oretta di piacevole intrattenimento comunque l’hanno offerta i JD Miller con i loro otto pezzi in scaletta, e se riusciranno in futuro a trovare la loro strada personale ed essere meno derivativi, forse ne sentiremo parlare ancora, perché in fondo del talento c’e’ nei ragazzi se solo riuscisse ad esser maggiormente espresso…

BIG CLYDE

Non avevo mai sentito nominare questa band Svizzera fino a stasera, e ne’ ignoravo completamente l’esistenza sul pianeta Terra.. e invece hanno spaccato .. e alla grande! Una vera sorpresa il loro rock’n’roll a forti tinte sleazy/street con un pizzico di punk che non guasta mai! La grinta che è mancata ai JD Miller l’hanno messa in campo i Big Clyde in compenso, protagonisti di uno show esplosivo ed adrenalitico, che non ha concesso pause o momenti di stanca .”Burned Alive” è degna del miglior incontro tra Motley Crue/L.A Guns con i Jetboy, “Devilstorm” è invece quel pezzo che ti sale fino alla gola e cerca di soffocarti, mentre“Icarus” avrebbero tanto voluto scriverla gli ultimi Hardcore Superstar, ultimamente un po’ a corto di idee..”Clouded Minds” riesce a scuotere anche il più tranquillo rocker dei presenti in sala, come fosse una combustione di benzina ed alcol altamente infiammabile. Un solo EP all’attivo, ma se il buongiorno si vede dal mattino, i Big Clyde saranno sicuramente uno dei futuri ricambi generazionali del genere in questione in Europa, dove prepotentemente saliranno sempre più la china, scalando posizioni su posizioni in classifica! Forse leggermente fuori tema per la tipologia di genere proposto e di concerto, ma sono dettagli di poco conto alla fine..ciò che conta è aver visto, ammirato, e soprattutto sentito, una grande band di Rock’n’roll!

S.O.T.O

Rivedere Jeff Scott Soto è per me come rivedere un vecchio amico.. uno che ti piace come persona, che ti trasmette sicurezza e simpatia e ti da il calore di “uno di casa”..Se aggiungiamo a questa doverosa prefazione, la sua classe smisurata come artista, uomo e vocalist, allora ogni sua calata in terra Italica, deve (o dovrebbe) rappresentare un qualcosa di imperdibile per ogni suo fan che si rispetti. In questa occasione peraltro Jeff darà vita ad ogni show molto vario e versatile, dove spazierà molto e proporrà brani ovviamente dei S.O.T.O, altri tratti dai suoi dischi solisti, ripescherà vecchie chicche dei Talisman e proporrà anche un gustoso medley dei W.E.T. Immancabili le cover, dove spicca e si distingue su tutte,“Frozen” di Madonna, un brano epico e senza tempo, capace di provocare sempre emozioni e vibrazioni fortissime, difficili anche da descrivere per quanta magia riesce ad emanare ancora, magistralmente rivisitato e reso più aggressivo dell’originale. La forza di Soto, o meglio dei S.O.T.O, trova sicuramente linfa anche attraverso le indubbie qualità tecniche individuali dei singoli musicisti che lo accompagnano in questa avventura, dove Edu, George, Jorge e Dickinson danno più che un contributo chiave nella riuscita perfetta della serata. Oltretutto, si dimostrano pure molto simpatici, interagendo con Soto stesso nei divertenti siparietti di intrattenimento con il pubblico, in cui è solito fare, e che risultano essere molto graditi e divertenti. “Hypermania” (da “Origami”) apre lo show alla grande, con un Soto decisamente in palla e sul pezzo, in forma fisica e vocale smagliante, con una gran voglia di fare, di divertirsi e divertirci. “Colour My XTC”, “Wrath” e “The Fall” sono brani sempreverdi che mettono in riga tutti, in un’esplosione contagiosa di felicità e di coinvolgimento di tutto il pubblico, che canta a memoria e a squarciagola ogni ritornello, incessantemente, dall’inizio alla fine, rendendosi partecipe e protagonista. “Eyes Of Love” è sicuramente uno dei momenti di massima esaltazione di questo live, nonché uno dei brani prediletti dal sottoscritto. Non mancano neppure i momenti toccanti e di commozione, come quando prima di introdurre “When I’m Older”, verrà ricordato Marcel Jacob, indimenticabile e fraterno amico di mille concerti e avventure passate assieme, e a cui verrà dedicato appunto il brano storico. “I’ll Be Waiting”, e’ l’ennesima pennellata con il tocco da maestro di Soto, che chiude momentaneamente il sipario su questo show entusiasmante.. Ma noi non siamo ancora sazi e neppure loro di noi (a quanto pare). E allora eccoci serviti in rapida sequenza i due super bis conclusivi … “Livin’ The Life” e “Stand Up”, sono gli atti conclusivi del concerto dei S.O.T.O, dove per l’occasione speciale inviteranno ad unirsi a loro sul palco il cantante e il chitarrista degli svizzeri Big Clyde, per gli ultimi assalti e per rendere ancora più incendiario e memorabile questo evento, che ha davvero ripagato il tempo speso e ogni centesimo del prezzo più che contenuto del biglietto. Soto resta una delle più grandi certezze e realtà in ambito hard rock melodico, un fuoriclasse indiscutibile , una macchina perfetta e rodata infallibile, incapace di sbagliare tanto in studio, quanto in sede live. Un lusso e un patrimonio da preservare e conservare con cura nel tempo..di Jeff Scott Soto ne nasce uno ogni cinquant’anni! Impeccabile, inimitabile, unico…. S.O.T.O!

Un sentito grazie al Legend Club per averci ospitato in questa prestigiosa serata di musica, e in particolar modo a tutto lo staff di Bagana Agency, che in collaborazione a BB Music e La B.A. City Factory, hanno reso possibile lo svolgimento di questo spettacolo. Suoni, luci, organizzazione esterna del locale come sempre impeccabili, orari

puntualmente rispettati con la precisione di un’orologio svizzero. Grazie a tutti.

 

 


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Rita Rose Profeta

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