Ty Segall – First Taste (Drag City, 2019) di Gianni Vittorio

Un disco di Ty Segall suscita sempre un po' di curiosità. L'artista americano è uno dei più prolifici della sua generazione e lo dimostra l'uscita recente del suo nuovo album: First Taste, un lancio estivo a poca distanza dal precedente live (Deforming Lobes) . Quindi c'è molta carne al fuoco come spesso accade nelle sue produzioni, ma non tutto è oro ciò che luccica. Infatti si evidenziano alcuni passaggi a vuoto che non aggiungono nulla di nuovo a quanto già fatto in passato. Vanno segnalati il brano introduttivo, Taste, per la sua vena garage, e Whatever, ricco di sound…

Score

Artwork
Potenzialità
Concept

Voto Utenti : Puoi essere il primo !
Un disco di Ty Segall suscita sempre un po’ di curiosità. L’artista americano è uno dei più prolifici della sua generazione e lo dimostra l’uscita recente del suo nuovo album: First Taste, un lancio estivo a poca distanza dal precedente live (Deforming Lobes) .

Quindi c’è molta carne al fuoco come spesso accade nelle sue produzioni, ma non tutto è oro ciò che luccica. Infatti si evidenziano alcuni passaggi a vuoto che non aggiungono nulla di nuovo a quanto già fatto in passato. Vanno segnalati il brano introduttivo, Taste, per la sua vena garage, e Whatever, ricco di sound psichedelico. Ma la novità musicale più rilevantesi intravede in Ice Plant, di puro impianto gospel. I suoni martellanti a colpi di fuzz in The Fall ci mostrano un Ty Segall più energico del solito (ed i zeppelliniani ne saranno contenti). Il suono si ammorbidisce nella seconda parte, con The arms, ballad folk sullo stile dei White Stripes.

Escluso gli intermezzi musicali, interessanti nel loro alternarsi all’interno del disco, degno di nota è Radio, pezzo che si fa ricordare per un arrangiamento molto curato e con un refrain che rimane in testa. Traspare comunque un’atmosfera cupa che permea l’intero album.

Se la vena artistica di Ty non è mai messa in discussione, stavolta siamo al cospetto di un lavoro low-fi meno originale, ma più vicino agli standard del rock psych alternativo.

Inclassificabile.

Tracklist:

  1. Taste
  2. Whatever
  3. Ice Plant
  4. The Fall
  5. I Worship The Dog
  6. The Arms
  7. When I Met My Parents (part 1)
  8. I Sing Them
  9. When I Met My Parents (part 2)
  10. Radio
  11. Self Esteem
  12. Lone Cowboys


Commenti

Gianni Vittorio

Click here to connect!