Score
Potenzialità
Artwork
Concept
Già dal nome della band, composta da Seamus Blake al sax tenore, Hayden Powell alla tromba, Espen Berg al piano, Jesper Bodilsen al basso e Anders Thorén batteria, appare chiaro l’intento che sta dietro al progetto, e cioè creare ponti culturali e musicali tra artisti provenienti da varie aree del pianeta. Il gruppo di artisti, assai attivi sulla scena norvegese, ha invitato nuovamente il monumentale Seamus Blake – tra i sassofonisti attualmente più ricercati al mondo – per questo nuovo progetto: quintetto a gestione assolutamente paritaria anche se, a livello compositivo, spiccano oltre al predetto Blake, anche il grande pianista Espen Berg, il cui tocco elegante e sensibile rende davvero piacevole questo disco.
Il sentimento musicale, si direbbe matrice europea, permea l’intera opera, arricchito dall’importante contributo di stampo anglosassone di Blake e Powell che non tracima mai, però, in influenza.
I brani sono estremamente eleganti, puliti e semplici, pur nella loro profonda completezza musicale e uniti da un sottile filo melodico che ne scolpisce, delicatamente, i temi attraverso tutto il disco.
Quello di Continuum è jazz contemporaneo e di ispirazione cool, il cui punto di forza risiede nella costante tensione melodica e nell’efficace interscambio tra gli artisti.
La danza sincronica tra la di tromba di Powell ed il sax di Blake in brani come Andromeda’s è ammaliante, come letteralmente ipnotico è il virtuosismo pianistico di Berg nei brani The Line of Juppiter e No Roads for Readers dove è impossibile non notare un richiamo diretto allo stile del mitico Keith Jarrett.
Non un semplice esperimento artistico, o una reunion tra amici dunque: Continuum è un vero e proprio disco di Jazz con la lettera maiuscola, da godersi nota dopo nota.
Album davvero notevole, fidatevi.
Tracklist:
- Introduction
- The Clues
- Andromeda
- Slightly Behind
- Mareel
- The Jupiter Line
- Two
- No Road For Readers
- Fanfare