Score
Artwork
Potenzialità
Concept
Conclusione : Oscuri
Lasciato alle spalle lo stupendo lavoro cinematico e progressive di La Batteria II, il quartetto romano si lancia in una nuova sfida, stavolta legata alle colonne sonore, che rappresentano anche la loro prima esperienza discografica (vedi Amore Tossico). Il disco è stato prodotto dalla storica etichetta Flipper.
Quello che doveva essere la soundtrack per una serie tv è poi diventato in seguito un lavoro a se stante. Notes in the dark non ha certamente quel mood prog-funk/poliziottesco dei dischi precedenti, ma si avvicina più ad un minimalismo space, ricco di sintetizzatori (vintage e non) e dalle chitarre elettriche (loro stessi la definiscono library music, cioè musica per sonorizzazioni).
Molto si gioca sulle atmosfere (a volte ambient) che bene sanno creare Emanuele Bultrini e co. Inoltre Notes In The Dark è stato composto e registrato per la maggior parte durante le session per La Batteria II. Difficile indicare un brano che prevalga sugli altri, visto il fil rouge che li lega. Ma una menzione particolare va data a Clouded, brano davvero ricco di suoni e synth “spaziali”, che danno quel tocco di oscurità in più al loro sound. Riverberi e delay sono più presenti che in passato (Opache).
Nel complesso risulta decisamente un lavoro con meno ritmica, ma più visionario e suggestivo.
Tracklist:
- Sullen
- Lightless
- Opaque
- Crepuscular
- Overcast
- Faint
- Misty
- Shady
- Deep Black
- Gloomy
- Clouded
- Notes in the dark
- Dim light
- Drab