Violent Scenes, nuovo videoclip

«Ogni volta in cui ho pensato fosse solo una stronzata la vita, come un maiale sono
tornato al mio ruolo, alla mia anima, al mio cuore spezzato» – recitano alcuni versi di
Nope Face.
Nella solitudine di “Lavorare stanca” espressa da Cesare Pavese e nelle piazze
metafisiche dipinte da Giorgio De Chirico è racchiusa l’impossibilità della fuga, dell’estasi
irraggiungibile senza l’accettazione della condizione umana.
L’uomo non può essere albero. L’uomo è succubo della propria natura. L’uomo deve
soffrire come uomo, amare come uomo, crescere come uomo, sbagliare come uomo.
Dopo la morte egli sarà semplicemente un uomo morto.
Nella foresta del videoclip di Antonio Stea c’è un albero che ci aspetta.

Nope Face, tratto dall’EP Stimmung, è il secondo videoclip dei Violent Scenes, band pugliese quiet psych per metà impiantatasi nella Capitale. Diretto da Antonio Stea, il videoclip ha per protagonista un uomo d’argilla e alluminio. Girato in stop motion, si inserisce nella ricerca audio-visiva avviata dalla band tre anni fa. Violent Scenes è il nuovo teatro greco.


Commenti

Giuseppe Grieco

Click here to connect!