Balmorhea live @ INIT Club (testo di Luca Ruggieri, foto di Simona Rovelli)

Grande triade all’INIT Club: inaugura la serata una giovane artista con un grande potenziale espressivo, Vera, a seguire i Mashrooms, band post rock con all’attivo tre album e tour in mezza Europa, ed infine gli attesissimi Balmorhea, un gruppo rock minimalista nato nel 2006 nel Texas, grazie all’unione artistica di Rob Lowe e Michael Muller. Dopo alcuni anni di cambiamenti, la band trova il suo equilibrio in una formazione più ampia che vede, oltre al duo iniziale, la presenza di un terzetto d’archi che arricchisce e impreziosisce le loro melodie. Un sestetto polistrumentale ben assortito ed organizzato, ciò che colpisce è infatti l’estrema versatilità artistica di ogni suo  componente: durante la serata e spesso anche durante lo stesso pezzo, ogni musicista cambia strumento, dando conferma di un consolidato percorso artistico.
Sul palco alternanza e sovrapposizione di archi, echi, cori e gemiti, un violino, un violoncello, un basso, una tastiera, una batteria e una chitarra.. non manca niente a questa serata che sembra diventare un viaggio verso orizzonti musicali non consueti, tutti da scoprire. Le prime note della chitarra interrompono le acclamazioni e gli applausi del pubblico che subito viene rapito e ammaliato. Gli arpeggi trasportano il pubblico e la batteria li accompagna. Il violino e il violoncello esaltano le melodie ed evocano sentimenti malinconici e nostalgici ed è solo allora, dopo che ogni strumento è stato presentato, che Michael, timido ed emozionato, saluta il suo pubblico.  
Il percorso della serata si snoda in un susseguirsi di connotazioni musicali diverse, sempre dotate di una grazia infinita e di sentimenti struggenti. E’ con grande disinvoltura che si passa dall’ambient rock alla musica leggera con gli strumenti ad arco che regalano meravigliose progressioni sinfoniche. 
A tratti l’atmosfera si fa psichedelica grazie anche alla presenza di sintetizzatori e tastiere ma gli arrangiamenti permangono delicati e soavi e riescono a regalare momenti di pura catarsi. La loro musica conserva sempre una forte componente emotiva e notturna, da lontano, ma vicinissime, si avvertono le influenze dei Tortoise, dei Sigur Ros e dei Rachel’s. La serata volge lentamente al termine, i musicisti si spogliano dei loro strumenti e ci regalano un coro denso e arrendevole che avvolge silenziosamente ognuno di noi.


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