Giovanni Truppi – Il mondo è come te lo metti in testa – Lemonstealer, 2013 (di Laura Dainelli)

Ascoltare Giovanni Truppi, che sia dal vivo o che sia su un disco, è comunque un’esperienza inebriante e totalizzante, nel senso più positivo del termine. Definirlo cantautore è sicuramente riduttivo, è un mago delle emozioni e dei dettagli più umanamente rilevanti, li maneggia fino a creare una nuvola e poi un arcobaleno che avviluppa tutta l’atmosfera circostante. A cominciare dal primo pezzo, che dà anche il titolo all’album, ovvero “Il mondo è come te lo metti in testa”, si capisce il suo talento non solo come musicista ma anche come compositore. Infatti, mentre gli strumenti musicali per tutto l’album sono…

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Ascoltare Giovanni Truppi, che sia dal vivo o che sia su un disco, è comunque un’esperienza inebriante e totalizzante, nel senso più positivo del termine. Definirlo cantautore è sicuramente riduttivo, è un mago delle emozioni e dei dettagli più umanamente rilevanti, li maneggia fino a creare una nuvola e poi un arcobaleno che avviluppa tutta l’atmosfera circostante.
A cominciare dal primo pezzo, che dà anche il titolo all’album, ovvero Il mondo è come te lo metti in testa, si capisce il suo talento non solo come musicista ma anche come compositore. Infatti, mentre gli strumenti musicali per tutto l’album sono pochi ma curatissimi, si alternano e in alcuni casi si amalgamano pianoforte, chitarra e batteria con una maestria ed una raffinatezza da restare sconcertati e a bocca aperta,incantati.  L’intonazione vocale è altrettanto straordinaria, quello che sa di unico e meraviglioso e che accompagna tutto questo è un’attenzione alle parole e ai pensieri grandissima e che denota una sensibilità così tremendamente rara.

In questo brano, si affronta, prendendola a tratti un po’ alla larga ma in modo non per questo meno diretto ed efficace, il fatto che molto, molto spesso il mondo ha esattamente la grandezza, i colori e le sfumature che siamo noi stessi a volergli dare. Questo accade grazie a quei magici e spesso indescrivibili elementi che sono le nostre percezioni: loro fanno sì che, anche quando ciò che c’è intorno rimane identico, a noi possa comunque sembrare completamente diverso a distanza di poche ore, giorni o settimane, a seconda di quello che proviamo, del nostro entusiasmo, malinconia, forza, coraggio, smarrimento, e voglia di esplorare o meno del momento, di quello che il nostro cuore e cervello ci stanno comunicando.

Tanto per darvi un’idea, il pezzo di apertura appena citato comincia così: “Io mi chiamo Giovanni e il mio nome è un plurale, ma nonostante questo indizio che mi hanno dato mamma e papà quando sono nato ci ho messo più di vent’anni a realizzare che siamo tantissimi qui dentro e più lo capisco più mi rassegno allo sgomento”. E si tratta solo di un incipit di quello che traspare poi ascoltando tutto l’album, ovvero un’analisi di se stesso costante e in continua evoluzione, una consapevolezza molto rara dei propri obiettivi ma anche delle proprie paure, un’ enorme attenzione e rispetto verso quello che è diverso da sé e che non si conosce. Tutto questo colpisce molto alla luce del fatto che, purtroppo, di solito le persone tendono a relazionarsi con ciò che non conoscono con diffidenza e pregiudizi, che sono sicuramente tra i mali peggiori dell’umanità. Ecco, Giovanni Truppi è esattamente tutto il contrario rispetto a questo tipo di persone. Lui non giudica, ma ascolta, riflette, si fa domande e ne fa agli altri, con dolcezza ed intelligenza, osserva la realtà con gli occhi di un bambino curioso ed entusiasta, uno di quei bambini particolarmente svegli che capiscono le cose molto più in fretta degli adulti.
La cosa fantastica è che tutto avviene con un approccio dolce ed allegro, ironico, con una discreta (e bellissima) dose di leggerezza, nel senso più positivo e speciale del termine, che non c’entra nulla con la superficialità.
Questo si intravede a chiare lettere in molti pezzi dell’album, quali ad esempio Cambio sesso per un po’ che tratta un tema delicatissimo in un modo incantevole e per nulla inopportuno né tantomeno “giudicante”, anzi a tratti anche molto divertente, e poi anche in Giovinastro e Amici nello spazio.
Altri pezzi notevoli dell’album sono I cinesi, che si conclude con “ ..perchè noi siamo quelli che quando c’era la peste si chiudevano in casa a fare le feste”… beh, piuttosto eloquente come messaggio. Sottoscrivo pienamente. Il provare a relazionarsi con chi per tanti aspetti non capiamo e ci sembra distante è l’unica via possibile per una convivenza non solo tra popoli diversi, ma anche, semplicemente, tra persone diverse, ognuno con la sua unicità e modus vivendi.
Amici nello spazio ha un assolo di chitarra iniziale che dà i brividi, è un pezzo in apparenza molto semplice musicalmente ma in realtà così tanto curata da sembrare una poesia, anzi quale sembrare, lo è a tutti gli effetti. E’ malinconica e costruttiva e toccante al tempo stesso, in tanti ci si potrebbero riconoscere, ma in pochi, pochissimi avrebbero saputo descrivere  in maniera così fervida una chiacchierata tra amici a distanza di anni.

Il pezzo conclusivo si chiama La lotta contro la paura”, un po’ più rock e vivace ma introspettivo al tempo stesso. Parte da temi in apparenza casalinghi e banalissimi per ricostruire un mondo, esteriore ed interiore, e toccare le corde più sedimentate di ognuno di noi.

A dimostrazione che a volte proprio le cose che diamo più per scontate dovrebbero essere quelle da cui ripartire per una vita migliore e più consapevole.
Molto interessante anche l’idea di riprendere il brano iniziale come ultimissimo spunto dell’album, come un voler rimarcare il concetto e farcelo rimanere in testa.
Rimaniamo quindi con un rumore nel cervello come di una chiave che tintinna, che inizialmente sembra dar fastidio ma che poi invece capiamo quante porte possa aprire e allora ci sembra strano averne potuto mai farne a meno.

Giovanni Truppi è un genio, probabilmente non è il finale ideale per una recensione ma è la pura verità. Non potrei concludere diversamente.


Tracklist:
1.Il mondo è come te lo metti in testa
2.Ti voglio bene Sabino
3.Cambio sesso per un po’
4.La domenica
5.Quante volte
6.Come una cacca secca
7.Giovinastro
8.Ti ammazzo
9.Amici nello spazio
10.I cinesi
11.Nessuno
12.19 Gennaio
13.La lotta contro la paura
14.Il mondo è come te lo metti in testa (ripresa)


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