Ore 22,45. Il locale prende rapidamente vita e, di fronte ad un pubblico che mi aspettavo in qualche modo piuâ numeroso,sono i Distorsonic di Maurizio Iorio (giaâ bassista di Moltheni) i primi a calcare le strette scalette che portano sul palco. âSiamo qui per una serata Bervista!â esordisce il frontman di questo duo (Stefano Falcone alla batteria) che sin dallâimprovvisato e lungo intro ci propone un sound profondo, psichedelico, cadenzato ed angoscioso, note che si configurano rapidamente come una sotterranea autostrada sonora tendente al centro della propria introspezione e che in alcuni tratti ricorda i CSI dai tratti piuâ cupi. Segue Forma Mentis, traccia al quinto posto dellâalbum Dose Minima Letale, ultimo lavoro della formazione targato Settembre 2011. Lâermetico feeling tra i due strumentisti emerge poi limpido nellâintreccio generato da Carne Cruda, se il suono emesso eâ una psichedelica tangenziale ripetuta allâinfinito allora le ipnotiche parole recitate da Maurizio sono cartelli che indirizzano ad “un vuoto emotivamente staticoâ, sotto un cielo basso e minaccioso, dal sapore acido e perversamente fascinoso.
La band in questa come nelle tracce successive dimostra una certa affinitaâ a gruppi cardine del progressive metal mondiale (su tutti i Pain of Salvation) richiamando comunque altri gruppi e stili, vedi System Of A Down e Fred Durst dei Bizkit almeno nellâespressione vocale. Convincente eâ anche lâesecuzione della cattiva Idiothesis, il modo di fare musica della band eâ sicuramente originale e la fusione dei diversi stili a cui si ispira daâ luogo ad un prodotto sicuramente unico nel suo genere. Dopo unâora di corrosivo progressive nu metal gli sfiniti e soddisfatti Mens Phrenetica ci lasciano: eâ la one-man-band Bologna Violenta che adesso occupa un palco sotto il quale si riunisce immediatamente una piccola folla affamata dâavanguardia e convulsioni musicali. Diavoletto nera a tracolla, violino elettrico ai piedi, Nicola Manzan porta sul palco tutta la sua competenza e poliedricitaâ musicale proponendo al pubblico ampi brani tratti da Il Nuovissimo Mondo e presentando contestualmente Utopie e piccole soddisfazioni, etichetta Wallace Records/Dischi Bervisti e targato 2012. Assistere ad un concerto di Manzan dal vivo eâ unâesperienza che consiglierei a chiunque almeno una volta nella vita; se il repertorio grindcore estremo ed elegante proposto dal talento trevigiano puoâ non essere di facile ed immediato ascolto vale la pena assistere alla performance di un musicista che interpreta il proprio lavoro sul live set in questo modo. La potenza che emana Bologna Violenta ha qualcosa di affascinante e terribile: Il Trionfo Della Morte, Danze Cecene, Maledetta Del Demonio, Il Declino Della Musica Contemporanea, El Grindo, Un Virus Terrificante, Il Sommo Fallo, tratti da Il Nuovissimo Mondo sono brevissimi ed appuntiti manifesti che ti lacerano la carne, murales su lamiere fragorose denuncianti il declino delle sorti del mondo; Nicola li esegue con convulsa frenesia, non si daâ tregua e li suona consecutivamente, cade la differenza fisica tra il musicista e il musicato, Manzan trasfigura nella sua chitarra e la performance eâ semplicemente totale. Primo quarto dâora al cardiopalma, Bologna Violenta adagia sul palco la Diavoletto stuprata e contenta con le corde a terra ed imbraccia il violino. Due fasci di luce soffusa ed arancione provenienti dallâalto si intersecano illuminandolo alle spalle, ad essere eseguita adesso eâ una dolcissima e malinconica Intermezzo, traccia numero undici di Utopie e Piccole Soddisfazioni; lâarchetto che passa lieve sulle corde produce della microscopica polvere che si alza dal violino in nuvole piccole e leggere, gocce di sudore cadono dai riccioli di Manzan che suona concentrato, la luce enfatizza le ombre e accende il palco di calore rosso tenue, il suono eâ eccellente, il momento unico: Stefano ruba alla scena uno scatto magico.
Non eâ piuâ tempo per dolcezze e romanticherie, eâ un intermezzo per lâappunto, si piomba immediatamente nelle angoscianti atmosfere di Blue Song/La Donna Del Mondo a cui seguono brani tratti da Utopie E Piccole Soddisfazioni: Lasciate Che I Potenti Vengano A Me, Lutto Della Testa, Piccole soddisfazioni, Il Bimbo; sono pezzi che hanno perso il rimando diretto alla cinematografia, tipico delle tracce presenti nei precedenti lavori di Nicola ma che conservano saldamente i toni caustici, deliranti e definitivi che il musicista propone sin dal suo esordio solista. La performance si mantiene su toni molto alti, Nicola, divertente e divertito, fa spettacolo e ironizza sulle parti registrate tra unâesplosione sonora e lâaltra, parla con il pubblico ed eâ molto a suo agio, dallâalbum Bologna Violenta(2006) esegue La Via Della Droga, Paura in cittaâ e Bologna Rovente. Lâottima performance si chiude con Transexualismo e Le Armi In Fondo Al Mare, la traccia piuâ lunga del suo ultimo album (escludendo Finale â Con Rassegnazione), ben 2 minuti e 17 secondi.
Bologna Violenta suona per 40 minuti circa, proponendoci buona parte di quel repertorio che in questi anni lo ha portato di fatto allâelezione alla carica di governatore senza cravatta neâ poltrona di quella fatale, sotterranea e spaventosa regione confinante con la musica convenzionale. Utopie E Piccole Soddisfazioni eâ un album serio, da ascoltare senza interruzioni, allâavanguardia nel significato e nella tecnica, adatto alla piuâ estrema delle speculazioni filosofiche di stampo nichilista come ad una strage in un supermercato.
Fai tu.
01 – Incipit
02 – Vorrei sposare un vecchio
03 – Utopie
04 – Sangue in bocca
05 – E’ sempre la solita storia, ma un giorno muori
06 – Costruirò un castello per lei
07 – Morte
08 – Il trionfo della morte
09 – Bologna, difendersi o morire
10 – Danze cecene
11 – Maledetta del demonio
12 – Il declino della musica contemporanea
13 – El Grindo
14 – Un virus terrificante
15 – Le regine delle riviste porno
16 – Il sommo fallo
17 – Metri cubi di sterco
18 – You’re enough
19 – Lasciate che i potenti vengano a me
20 – Remerda
21 – Il convento sodomita
22 – Intermezzo
23 – La donna nel mondo
24 – Piccole soddisfazioni
25 – Lutto della testa
26 – Il Bimbo
27 – Tira la boccia
28 – La via della droga
29 – Bologna rovente
30 – I violenti di Bologna bene
31 – Paura in cittĂ
32 – Pistola e dare ordini
33 – Mondo militia
34 – Sono diventati tutti mostri
35 – Mi fai schifo
36 – Trapianti giapponesi
37 – Transexualismo
38 – Le armi in fondo al mare
CLICK per le foto di Bologna Violenta live di Stefano D’Offizi