Neal Zaza live @ La Lucciola – Torvaianica (testo e foto di Dino Quinto)

Neal Zaza è un chitarrista proveniente da Cleveland, Ohio, per meglio comprendere il suo stile chitarristico è necessario far riferimento alle sue influenze che rispondono  – per sua stessa ammissione  –  ai nomi di Eddie Van Halen o Neal Shon dei Journey, chitarristi di band strepitose che abbinano alla maestria tecnica un feeling grandissimo. Negli anni 90 vi è stato un proliferare di chitarristi eccelsi tipo Paul Gilbert (Racer X; MR.Big), Jeff Kollman, Joe Satriani, oltre ai vari Marty Friedman finendo con  Vinnie Moore. Neal Zaza deve essere considerato alla pari di questi strepitosi interpreti della 6 corde.
Non stiamo parlando di un musicista qualunque, Neal è attivo da più di 15 anni, vanta collaborazioni con musicisti del calibro di Jordan Rudess (Dream Theater) Michael Anthony (Van HalenStu Hamm (già con Joe Satriani e Frank Gambale) e Steve Smith (batterista dei Journey)… ma non è questo il punto, vedere e ascoltare Neal Zaza dal Vivo è un’esperienza da consigliare non solo agli amanti della 6 corde, ma a tutti gli appassionati del Rock a 360 gradi!!!
Il suo show è un frullato di classe, energia, perizia tecnica in ogni passaggio mai forzato, il suono che esce dai suoi speakers è caldo, diretto, emozionale, come un fiume in piena, arriva dritto al cuore ed alle orecchie degli ascoltatori. Oggi, con il dilagare di Youtube ed altri strumenti affini, dovrebbe essere facile ed intuitivo capire il valore di questo straordinario musicista, sfortunatamente invece Neal e la sua band, rimangono musicisti di “nicchia”, sconosciuti alle grandi platee, fuori da certi giri e dal contesto che meriterebbero.
Ho avuto la fortuna e il privilegio di ascoltare Neal Zaza (forse era il 1995?) all’Alpheus di Roma, un concerto straordinario, con una gemma su tutte, una cover di I Wish di Steve Wonder (eseguita con un groove incredibile), i concerti di Neal sono un Mix di passione, forza ed una
sovraumana padronanza tecnica dello strumento, il tutto, anche nei passaggi più delicati, eseguito con la massima scioltezza e – cosa da non sottovaluatre – con un sorriso disarmante dipinto sul volto.
Personalmente posseggo tutti i lavori di Neal, non saprei preferirne uno in particolare, direi che il rarissimo live Snap , Crackle & Pop con Bob Rock alla batteria  e Bill Dickens al basso, è un live di un valore incredibile; ascoltare per credere. I suoi lavori in studio sono tutti eccellenti, da Staring at the Sun sino ad arrivare a When the Gravity Falls, ed anche l’ultimissimo Clyde the Cat non sfugge a questa legge: grandi melodie, per chi ama un certo suono della Chitarra con la C maiuscola è un must assoluto!!
Two Hands, One Heart (due mani, un cuore, il titolo di un suo disco) è sicuramente il suo manifesto più completo!
Neal Zaza, accompagnato da Walter Cerasani al basso ed Enrico Ciancusi alla batteria, torna in Italia per una serie di concerti in piccoli club lungo tutta la penisola, tra cui La Lucciola a Torvaianica, località marittima della capitale, anche questa volta le attese non sono state deluse, l’esecuzione di Funeral for a Friend (Elton John) è stata eccelsa, I’m alright , Take on Me e una versione “shock” di Purple Rain dell’intramontabile Prince hanno confermato il fatto che mentre molti altri axeman della chitarra fanno fatica e si stanno inaridendo, Neal continua a crescere ed è in continua evoluzione, anche ringiovanendo vecchi successi non propriamente Heavy.

*“Puoi trovare centinaia di persone che sanno suonare in maniera perfetta e non hanno niente da dire. Un po’ come quando conosci tutte le parole del vocabolario ma comunque non hai nessuna storia ne’ alcuna passione per raccontare qualcosa agli altri. Randy invece, non solo conosceva tutte le parole del dizionario, ma aveva anche dozzine e dozzine di storie da far conoscere. Aveva qualità che esulavano dal fatto di essere un grande chiatrrista, ma che poi influivano sulla sua arte”
                              
                               
*Tommy  Aldridge ( a  proposito di Randy Rhoads


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