BobAsk – BobAsk – Autoproduzione 2012 (di Laura Dainelli)

BobAsk è l’omonimo il primo album di una band nata nel 2010 e che in soli due anni ha già avuto modo d farsi ampiamente conoscere nella realtà romana e dintorni, ma siamo certi che il completamento del loro primo lavoro aiuterà a farli conoscere più da vicino ad un grande pubblico…
Anche se, diciamolo subito, più che “grande” fine a se stesso, per loro conta un pubblico che sappia riconoscere ed apprezzare le diverse sonorità di cui quest’album è intriso, che sono frutto dei rispettivi percorsi personali ma soprattutto della voglia di sperimentare e di dar voce alla loro vena artistica nel senso più puro ed essenziale del termine, come un lasciar libere le loro sensazioni di fluire liberamente senza troppe etichette. Fluire nell’aria, ma anche nel cuore e nell’orecchio di chi ascolta.
Da un lato si potrebbe dire che occorre un orecchio un minimo attento a cogliere i numerosi riferimenti musicali di provenienza, ma su questi gli stessi componenti della band preferiscono non soffermarsi troppo, per lasciare l’ascoltatore libero di recepire ed interiorizzare quello che l’album gli trasmette senza troppi filtri o preconcetti che inquinino queste emozioni. Dall’altro lato anche l’orecchio che ascolti molto superficialmente potrà cogliere la passione e la grinta che si respirano a pieni polmoni dall’ascolto: come una boccata d’aria fresca in un panorama di tanta (troppa!) musica così commercialmente “preconfezionata”.
Questi cinque ragazzi – rispettivamente Roberto(Bobbo)Marchetti voce e chitarra, Franco Di Marzio al pianoforte e synt, Riccardo Savoi al basso e Massimo Mas Gas Fidani alla batteria – hanno dato vita ad un album totalmente autoprodotto, che fonde il rock ed il pop con altre sonorità del tutto personali e dalla forte carica artistica. A cominciare dallapertura di Radio Editing tendente quasi al raggae, passando poi per una più introspettiva Ho perso l’anima ad una splendida e particolarissima Polkanella quale troviamo in cosi pochi minuti un efficace mix di rock, raegge e suoni quasi caraibici, veramente molto caldi, fino ad arrivare alle conclusive Ciclico, in uno stile molto dub e Indeihaoo, struggente e forte.
Da segnalare anche Anima e cuore che strizza più di un occhio persino all’elettronica.
Se, come speriamo, vi siete incuriositi di ascoltarli, sappiate che proprio in questi giorni la band sta promuovendo il disco, che è scaricabile nei maggiori digitalstore, ed è possibile averne un assaggio direttamente dal loro sito: http://www.bobask.it/bobaskband/home.html, richiedere la loro newsletter.
Presto avremo anche un videoclip, che sarà sicuramente la ciliegina sulla torta della loro espressività.
Grazie Bobask di averci regalato un modo per sorprenderci ancora positivamente con motivi artistici che cosi spesso sono sopraffatti da tanto altro, superfluo.
Continuate cosi!


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