Il loro sound decisamente ritmato è in grado di coinvolgere chiunque anche solo ascoltando qualche canzone in radio, figuriamoci a vederseli dal vivo a poco più di dieci centimetri…
…eh già, perchè questa è la distanza massima che il loro instancabile frontman lascia tra la sua faccia e quella dei suoi fan, accorsi anche stavolta a riempire quasi totalmente, la sala di un provatissimo Angelo Mai, con una folla danzante che somiglia più ad un rito orgistico che non al pubblico di un concerto. La voce di Nic Offer, frontman dela band, corre rapida sulla pista di ogni parola, pronunciandola quasi a stento mentre riprende fiato, tanto per l’energia che impiega nella semplice pronuncia di ogni singola frase, quanto per l’energia che spende ballando, saltando e dimenandosi come un ossesso.
Questa band raggiunge un groove impressionante, generando ritmo in qualsiasi cosa gli si trovi di fronte, un misto allucinante tra Franz Ferdinand leggermente più hardcore ed Archie Bronson Outfit, con qualche venatura tendente al Punk.
Il loro ultimo lavoro risale al 2010, Strange Weather, Isn’t It?, poi solo esibizioni live un po’ dappertutto, mentre propongono alcuni nuovi brani che saranno presenti sul prossimo album (si vocifera) in lavorazione. Tutta la sala è impazzita, e la band corre attorno a quello che risulta il solo elemento fermo: la batteria (orfana del compianto Jerry Fuchs), tutti suonano tutto rincorrendosi un riff alla volta, lo stesso Mario Andreoni, (storico chitarrista fondatore della band assieme ad Offer, Dan Gorman ed Allan Wilson, entrambe percussioni e tastiere e Tyler Pope chitarra e synth) passa improvvisamente al basso, per poi tornare alla chitarra e così via.
Per tutta la durata dell’esibizione, Offer si tiene a ridosso del pubblico, sfiorando e carezzando chiunque gli si pari davanti (addirittura la barba al sottoscritto… che gelo!), poi non pago delle prime file, si getta tra la folla, ballando ed invitando tutta la platea a seguirlo in una sorta di risveglio tribal/morrisoniano, sebbene il newyorkese non dimostra pretese artistiche di quel livello, prendendosi sul serio il giusto, tanto per divertirsi assieme ai suoi fan. Dimostrano tutto il loro feeling con ritmo in brani come Jamie, My Intentions Are Bass ed Hello? Is this thing on?, e naturalmente il pubblico intero restituisce quanto spetta con il giusto calore, forse anche di più, dal momento che due esagitati fan salgono sul palco per ballare come due improbabili veline malandate al fianco di Offer, che divertito dalla scena li lascia fare, poichè si tratta di un personaggio che sa mangiarsi letteralmente il palco, nutrendosi delle vibrazioni provenienti dal suo pubblico, al quale permette tutto nella stessa misura in cui vi interagisce.
! ! ! (Chk Chk Chk), che altro dire? Forse aggiungerei solo: accorrete la prossima volta che sono dalle vostre parti, una simile energie è davvero un peccato perderla, liberatevi dei preconcetti su funky/dance ed altri stereotipi, potreste perdervi uno show tra i più divertenti.
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