Theraphy? live @ Traffic Club (testo e foto di Stefano D’Offizi)

Più di due milioni di dischi venduti, sedici album tutt’ora distribuiti a livello mondiale, presenti nelle classifiche Rock globali fino al 2004 (Never Apologise Never Explain)… ecco il curriculum di questa band che dal 1989 calca i palchi di tutto il mondo e continua ad incidere dischi su dischi, nonostante il mercato musicale li abbia ormai fagocitati e digeriti da tempo.
I Theraphy? hanno calcato ieri sera il palco del Traffic Club davanti ad un buon numero di affezionati (circa 150 unità, testa più testa meno) che si sono dimenati a suon di Troublegum, Infernal Love e Pleasure-Death.
Ore 22 circa, la prima band a salire sul palco, Metibla. Si tratta di un mix tra Hardcore, Post Punk e Rock Alternative, abbastanza insoliti nell’approccio ad un pubblico che si dimostra molto attento e ricettivo. A dirla tutta, vengono proprio acclamati come fossero loro le star della serata.

Autoironici quanto basta da non prendersi troppo sul serio, o almeno è quanto danno a vedere, in realtà dimostrano di avere stoffa eccome, ed oltre ad una buona presenza scenica, hanno anche un bel sound, corposo e deciso. Da segnalare una bizzarra cover di Life on Mars di David Bowie
Sul finale colpo di scena, preparano Martini con Olive e li distribuiscono alle prime file, per poi brindare tutti assieme, una trovata che riassume lo spirito stesso del gruppo ed il loro approccio al pubblico, goliardia e rock ‘n roll.
Lungo line check a seguire, mentre i tecnici dei Theraphy? accordano una dozzina di strumenti (sto esagerando ovviamente) fra chitarre e bassi, sistemano il palco ed attendono che tutto sia pronto.

Fumata bianca e si parte con Living in the Shadow a tutta potenza, Andy Cairns sembra non aver subito l’effetto del tempo, capelli a parte, sembra lo stesso Andy che incrociai nel 2000 sul palco di Nel Nome Del Rock, anche se allora indossava t-shirt ed anfibi, e stasera sfoggia un completo pseudo-elegante… forse è vero che crescendo diveniamo seri? Speriamo solo che nessuno lancerà bottiglie stavolta!
Why Turbulence? scatena un pubblico non molto numeroso forse, ma assolutamente caloroso, anzi preferirei dire bollente, imprimendo un’accoglienza davvero d’eccezione alla band Irlandese.

“Scusateci se non sappiamo parlare in Italiano, in verità siamo Irlandesi e parliamo male anche in Inglese” scherza Andy tra un brano ed il successivo. L’intera setlist presenta brani vecchi e nuovi, passando per Die Laughing, Bad Mother e Polar Bear (la mia preferita!) vantando una partecipazione di un pubblico davvero presente che dimostra di conoscere tutti i brani. L’ultima fatica della band, A Brief Crack of Light è passato un po’ in sordina, senza purtroppo raccogliere i frutti sperati, anche se si tratta di un lavoro di ottimo livello; col passare degli anni, gli album dei Theraphy? hanno avuto sempre meno spazio per la critica, anche se la qualità della produzione è sempre aumentata di pari passo con i mezzi a disposizione. Piccola inversione di tendenza momentanea nel 2004, quando Never Apologies Never Explain aveva attirato nuovamente l’attenzione sulla band Irlandese, scemando poi definitivamente con gli album successivi.
Lunga setlist, brani brevi e potenti, Michael McKeegan salta senza pause, solleva il basso fino a toccare il soffitto e sbraita agitando la testa rasata in direzione di Andy, energie sempreverdi di una band che non accetta di cambiare direzione, mantenendo coerenza con il proprio stile e con i propri fan, che seppure non hanno invaso la sala del Traffic Club come avrebbero meritato, sono stati comunque in grado di trasformare l’evento in una vera e propria festa.
Il live si conclude con un terzetto d’eccezione: Screamager, Nausea e Nowhere, con la promessa velata di tornare presto a trovare un simile pubblico, perfettamente in linea con lo stile Theraphy?.
Che dire se non “Vi aspettiamo!”?  


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