Café Noir + Thank U for Smoking + Nahui live @ Porky’s (testo e foto di Stefano D’Offizi)

Altro appuntamento con i live del Porky’s di Frascati ed altra esperienza mistica degna di nota. Come avevamo già mensionato qualche pagina prima, questa location è davvero particolare; un’acustica compatta, potente ed urlante, ottime proposte musicali (rigorosamente Rock, è ovvio!) ed ospitalità incredibile. Un palco insolitamente spazioso, forse troppo colorato, ma che imprime da subito un’atmosfera familiare, intima ma non per questo da sottovalutare, infine, ingresso gratuito! La prima band ad esibisri in questa serata dedicata al New Wave dell’ultima generazione (si fa per dire ovviamente) proviene da un lungo percorso attraverso il tempo. Nahui, nascono nel lontano 2000 da un’idea di Luca Giancotti, passano per un paio di EP autoprodotti a distanza di anni (Tidal Wave 2003, Around the Shadows 2005) fino all’uscita di A Blue Fire (My Kingdome Music 2008), album descritto da molti come un buon anello di congiunzione fra un metal volgente al progressive, ed un rock alternativo molto ben suonato e con forti tinte dark new wave. Tecnici ed atmosferici, fraseggi ben incastonati fra sessione ritmica di buon livello e chitarre composte.

Niente è lasciato al caso, e la struttura dei loro brani sembra costruita a pennello su una voce  che si sposa bene con le tonalità new wave. Band interessante e di ascolto non troppo arduo.
Breve pausa mentre si prepara il palco per la formazione successiva, pochi minuti di attesa e siamo nuovamente di fronte al palco.
Segue una di quelle che reputo una “piacevole scoperta”, un gruppo che lascia il segno a colpi di suoni, anzi… “Controsuoni”!
Si chiamano Thank U for Smoking e provengono da Cagliari, formazione inusuale per questo genere di noise, Aurora Atzeni (chitarra e voce), Valerio Marras (chitarra e rumori vari) e Matteo Mereu (batteria) danno vita ad una serie di contrasti elettronici fra gli effetti pesantemente riverberati delle due chitarre ed i ritmi forsennati dei tamburi. Una miscela spaziale di circa cinque minuti che fa solo da introduzione all’esibizione di questa band sarda che ha dell’incredibile. La batteria di Mereu suona diretta, come un pugno in faccia appena svegli, ascolto con stupore e meraviglia mentre lo osservo agitarsi con forza ma anche precisione determinazione, lavoro davvero difficile vista l’assenza del basso che solitamente costituirebbe un elemento importante per legare la sessione ritmica alle frequenze esploranti delle due chitarre. 

La voce di Aurora è perfettamente a suo agio all’interno di questa struttura tanto eterea quanto elettrica, ci accompagna in un viaggio di pura psichedelia. Al risveglio, com’è reale l’iride è il primo porto in cui attraccare ed evitare di perdersi in quel mare di suoni isterici. Tanto rumore per nulla? Neanche per sogno, ed è proprio con Fantasmi che ci si innamora di questo sound tanto completo da lasciare di sasso.
Alchimia elettrica e buon gusto anche nella grafica e nella produzione del loro album autoprodotto (Dopo la quiete 2012) che contiene album + DVD per l’irrisoria somma di dieci euro; se c’è qualcosa che mi conquista più di una band che ha qualcosa di orgiginale da dire, è una band che ha qualcosa di originale da dire ed è anche umile e genuina. Thank U for Smoking… impressionanti, potenti, originali… persone vere!

Altrettanto veri e genuini sono, gli ormai residenti sulle nostre pagine Café Noir, pronti a chiudere in bellezza questa splendida serata. Sulle note di Qualcosa di personale, ci svelano uno dei brani che saranno sul prossimo album (ormai quasi a fine cantiere e che probabilmente vedrà luce con l’anno nuovo…Maya permettendo) immergendo un pubblico voglioso fra le tematiche puramente Noir a cui la band ci ha ormai abituati. La solita voce enfatizzata (ed enfatizzante) di Alessandro C riesce a catturare come sempre, mentre la cornice elettrica coinvolge l’intera sala scollando i presenti dalle sedie e portandoli tutti di fronte al palco. Si prosegue con Baby e B52 (estratta da Il Coltello del Vile) assumendo atmosfere leggermente più cupe, fino ad esplodere con un altro inedito. Sabbia ci incolla tutti all’ascolto, così come la successiva Brent, performance impreziosita dalla particolare atmosfera venutasi a creare all’interno del Porky’s, seguiranno applausi sentitissimi di partecipazione ed apprezzamento, salvo ovviamente il solito cretino che cerca/spera di rovinare la festa raccogliendo solo insulti (salire su un palco durante un qualsiasi concerto per uscirsene con una simile idiozia, non è solo mancanza di rispetto verso chi sta suonando, ma anche verso chi sta ascoltando e vuole godersi un’oretta di spensierata tranquillità, specialmente quando poi vai a rischiare la faccia…e tu l’hai rischiata di brutto!).

Tolta questa microscopica parentesi il concerto va avanti, è il momento di Molliche di Eroina, struggente finestra aperta su una realtà tanto distante quanto tornata ad affacciarsi sulla nostra generazione, dedicata dai Café Noir a tutti i presenti, agli amici ed anche a chi non c’è più, strappando altri applausi di approvazione, quindi si conclude con un altro inedito;  
Patmos conclude una serata pregna di emozioni ed atmosfere, dilungandosi su accordi e frequenze lasciate a briglia sciolta, fino a lasciarsi conquistare dal buio del palco. Ottimo lavoro per tutti, Café Noir, Thank U for Smoking e Nahui, staff del Porky’s, fonico (Marco) e tecnico delle luci (improvvisato…), un altro tassello di questa location che muove un altro passo nel panorama rock underground nei dintorni della capitale.


Un ringraziamento speciale allo staff del Porky’s per averci ospitato durante questo evento e per la calorosa accoglienza




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