Ufomammut + Camion live @ Traffic live club (testo e foto di Stefano D’Offizi)

Una serata per gli amanti dei suoni duri e non solo, per orecchi raffinati se vogliamo, ma anche per gli amanti del naufragio mentale e di un ascolto psichedelico che prende vita dalle elugubrazioni mentali dei tre piemontesi altresì battezzati come Ufomammut.
Il loro ultimo lavoro, diviso in due capitoli principali (ORO, Opus Primum/Opus Alter, Supernatural Cat 2012) ricalca il precedente (EVE, Supernatural Cat 2010), da molti considerato come il capolavoro supremo di questa band. Toni decisamente cupi e velenosi si intersecano a maestose marce dalle atmosfere oscure, una miscela di doom spirituale e psichedelia moderna in grado di rapire un Traffic live club praticamente quasi al sold out.

Aprono le danze i Megatherium, (dal greco Grande Bestia”) band Veronese dalla pesante influenza doom metal, formata da Manu alla voce, Daniel chitarra, Zekimmortal al basso e Torre alla batteria (presumibilmente nomi d’arte…).
Un suono prepotente e compatto, carico di identità, tanto da rendere riconoscibile uno stile nello stile, un piccolo angolo di personalissima interpretazione che peserà sicuramente sulle prospettive di questa band davvero molto interessante. 

Ritmi serrati e voce più che adeguata, di ottima intonazione ed affilatissime soluzioni. Per quanto mi riguarda, una bella scoperta da approfondire presto e da tenere d’occhio.
Segue la band rivelazione della scena underground Romana, incontrati poco tempo fa insieme ai Southern Drinkstruction (altre “bestie” degne di nota) al Porky’s di Frascati, ed ancora una volta sfoggiano tutta la loro potenza in un‘esibizione che (per chi non li conosce) stupisce ed attira l’attenzione. Il loro video (Here comes the Cadillac, estratto da A Serenade for Yokels) impazza sul web ormai da oltre un anno, e la loro ripetuta presenza su certi palchi sembra ormai una costante in attesa del prossimo passo

I Camion hanno una carica che travolge ed obbliga a battere il piede anche i non amanti del genere, la formazione più movimentata della serata, abbastanza lontani dal doom, piuttosto vicini ad una sorta di “stonerthrashn’roll” forse troppo deciso e fuori dal contesto del cartellone fortemente psichedelico, ma comunque di ottimo effetto, tanto per risvegliare una platea che altrimenti avrebbe rischiato di assopirsi mentalmente nelle totali atmosfere cerebrali, come quando si gira una bistecca sulla brace per scottare il lato ancora crudo.

Here comes the Harley, Route666 e la stessa Here comes the Cadillac, brani che fanno letteralmente innamorare della loro grinta e di una genuina propensione allo spingersi oltre, premere a fondo su un acceleratore immaginario, pronti ad uscire dalla curva.

Il palco subisce una trasformazione totale, è la volta degli Ufomammut
Le claustrofobiche atmosfere di questa band sono perfette per la location, il Traffic regala una cornice ottima, completando visivamente il sound psicodemoniaco della band Piemontese. 
Un caos tagliente si impadronisce della platea che ormai si accalca sotto al palco, un gregge di pericolosi zombie ambulanti in preda ad un raptus collettivo di inspiegabile silenzio emotivo… una falsa facciata!
Non c’è caos nelle dinamiche degli Ufomammut, ogni brano è davvero difficile da individuare e riconoscere vista l’assenza quasi totale di testi e di un ritmo monotematico. Soluzioni studiate e volute, matematica sopraffina perfettamente legata ad accordi pesantemente cadenzati… un muro sonoro davvero impressionante, capace di far cadere in trance la maggior parte dei presenti (fatta eccezione per qualche esagitato che sembra aver avuto motivo di ricredersiper una volta giustizia è stata fatta…).

L’esibizione fila liscia attraverso gran parte dei brani estratti dal loro ultimo lavoro, protraendosi in deliranti suoni filtrati in altrettanto deliranti effetti, conquistando così i favori di una platea a dir poco estasiata.
Chi si aspettava una performance adrenalinica è stato accontentato allo stesso modo di chi ha cercato semplicemente un viaggio introspettivo del tutto personale, non per questo difficile da condividere con dei perfetti sconosciuti al proprio fianco, possiamo dire che è proprio questa l’energia degli Ufomammut, spiritualmente infernali, paradossalmente ermetici.


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