Korpiklaani live @ Orion live club (testo e foto di Stefano D’Offizi)

Direttamente da Skyrim (per così dire), la terra dei Nord, proiettati sul solito palco di un Orion live club vestito a festa, assistiamo ad uno spettacolo più unico che raro. I Korpiklaani (Shaman fino al 2004) portano con loro tutta la straordinaria energia delle tipiche feste folkloristiche dell’Europa del nord, miscelando suoni antichi e profondamente tradizionali, ad un incessante ritmo moderno tendente al metallico. 
Ad inaugurare quella che sembrerà una vera e propria festa intorno al fuoco sacro, provenienti dall’Estonia, i Metsatöll, band in attività dalla fine degli anni 90 con una mezza dozzina di album all’attivo (tra live e studio). L‘ultimo lavoro (Ulg, 2011) ha rappresentato la loro svolta ad un pubblico più esteso, permettendogli di affiancare i Korpiklaani nel Manala European Tour 2013.Markus “Rabapagan” Teeäär (voce e chitarra) appare in tutta la sua possenza nordica, un vero guerriero “Manto della Tempesta” (per i nerd più addentrati), perfettamente in tema con la linea pagana della band Estone, nè più nè meno di Lauri “Varulven” Õunapuu (voce, chitarra, flauto, kannell, torupil ed altri strumenti tipici di cui non saprei davvero come pronunciare o scrivere il nome). 

A completare la formazione Kuriraivo (basso) e Atso (percussioni), ed anche qui il suond che ne esce sembra proiettarci indietro nel tempo. Difficile interpretare i contenuti dei loro brani a causa della (coraggiosissima) scelta di utilizzare la pronuncia della loro terra madre, cosa che ha probabilmente contribuito a nascondere la band ad un pubblico più vasto per lungo tempo.

Nonostante il live abbia inizio ad un orario fin troppo generoso (20:30 minuto più minuto meno), il pubblico ha risposto largamente oltre le aspettative, dimostrando oltretutto una grandissima partecipazione a questa festa a base di Idromele, Paganesimo ed antichi folklori, riempiendo o quasi la sala dell’Orion live club.
Con i Korpiklaani la situazione è la stessa, una platea omogenea che balla, canta e poga al ritmo di
Ruumiinmultaa, Vodka e Happy Little Boozer, tanto per citare alcuni brani della lunga esibizione dei Korpiklaani. La notorietà ed il seguito di questa band nello specifico mi spiazza alquanto, personalmente non credevo fossero tanto seguiti dal pubblico Italiano, che per l’occasione si è invece dimostrato attento ed allegro, raccogliendo addirittura gente proveniente da tutto lo stivale. Jonne Järvelä (voce) non sembra dotato di particolari doti canore, anche se il carisma riesce a colmare le piccole mancanze tecniche che in un simile clima restano comunque in secondo piano. Consuete corna di cervo ad incorniciare la batteria di Matti 

“Matson” Johansson, Tuomas Rounakari al violino, Jarkko Aaltonen al basso (direttamente dal romanzo più fortunato di Tolkien), Kalle “Cane” Savijärvi alla chitarra e Juho Kauppinen alla fisarmonica. 

La festa (concerto mi sembra riduttivo) si protrae per una lunga lista di brani in cui si balla e si salta, temi principali la danza, la birra, i guerrieri e la tradizione della loro terra, e c’è tempo anche per lunghi fraseggi dove il tecnicismo la fa da padrone.
Davvero uno spettacolo fuori dal comune, un altro show degno della location che l’ha ospitato.

Un ringraziamento speciale a Daniele Mignardi Promopress Agency e lo staff dell’Orion live club per averci ospitato durante questo evento


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