Negrita Unplugged @ Auditorium parco della musica (testo e foto di Matteo Pizzicannella)

Finalmente il tour Unplugged dei Negrita arriva a Roma.
La travolgente onda che sta sommergendo lo stivale a forza di date sold out fa tappa anche nella capitale nella splendida cornice della sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica,stracolma per l’occasione.
La formazione prevede i pilastri storici Pau,Mac e Drigo, insieme a Cristiano Dalla Pellegrina alle percussioni,batteria,basso e Gugliemo Ridolfo Gagliano al pianoforte,tastiere,violoncello e basso.
La band aretina si presenta in una nuova veste e invita il publico ad assaporare il suo repertorio con un atteggiamento inusuale per il “popolo Negrita” abituato a scatenare l’inferno sotto il palco di questi rockers di razza.
Tutti comodamente seduti,musicisti compresi, luci adattate alla nuova situazione e brani riarrangiati danno la possibilità di godere della musica dei Negrita in modo nuovo e assolutamente da non perdere,senza intaccare minimanete l’eccezionale impatto che questa band sa offrire dal vivo.
Mi permetto di aprire una piccola parentesi sul “concetto” di unplugged.
Sono cresciuto consumando i cd ed i vhs dei grandi unplugged degli anni novanta,Nirvana,Alice in chains,Stone temple pilots e Pearl Jam solo per citarne alcuni,e ancora oggi non mi stanco mai di ributtarmi in quelle atmosfere fantastiche.

Ho sempre pensato che l’acustico dia la possibilità di avvicinarsi alla musica di una band in un modo unico,creando un legame intimo e sincero con il pubblico altrimenti impossibile,e mi sono sempre rammaricato che siano pochi gli artisti che si offrano sotto queste vesti.

Certo bisogna saperci fare per mettersi così a nudo senza rischiare di fare pessime figure,e sono pochissimi gli artisti capaci di tenere il palco senza troppi fronzoli e aiutini vari,ma proprio per questo apprezzo moltissimo chi ha il coraggio di fare questo salto nel buio,insommma ci vogliono le palle!
Detto questo i Negrita escono dalla serata romana a testa altissima,dimostrando ancora una volta di essere artisti veri e genuini, di calibro nettamente superiore alla stragrande maggioranza di quei sedicenti “musicisti” che altro non so che pessimi strimpellatori, sottoprodotti di una cultura musicale che tende sempre più a premiare la visibilità anzichè il sudore del palco.
La scaletta è veramente ampia e soddisfacente anche per i palati più esigenti,i Negrita ripescano pezzi dei loro esordi come Vai Ragazzo Vai e Luna, brano rarissimo dal vivo, Cambio comincia a dare il primo scossone ad una platea fino a quel momento intorpidita, Brucerò per te e Che rumore fa la felicità continuano il risveglio del teatro.
In ordine sparso si presentano Hollywood, Destinati a perdersi, la bellissima Radio Conga, Dannato vivere e Tutto bene, cantata da un visibilmente emozionato Drigo.
Il concerto va avanti per quasi due ore e mezza offrendo il meglio del repertorio dei Negrita, Lontani dal mondo, In ogni atomo, Un giorno di ordinaria magia, Ho imparato a sognare, i particolari arrangiamenti di Sale e Il libro in una mano,la bomba nell’altra” sono di rara bellezza.
Rotolando verso Sud rompe gli argini della platea che si riversa sotto il palco travolta da una irrefrenabile voglia di godere di tanta magia prima del bis e della chiusura della serata che arriva sulle note di Gioia infinita e dell’immancabile Mama maè.
La serata si conclude in tripudio,sappiamo tutti molto bene di aver assistito ad una serata unica,eccezzionale e per i più forse irripetibile,i Negrita segnano un altro ennesimo punto a loro favore,anche se non ce n’era assolutamente bisogno.
Consiglio a chiunque di approfittare di questa splendida tourneè, non lasciatevela scappare; io stesso valuterò di seguirli nella prossima tappa più vicina a Roma.






Ringraziamo Livenations e Auditorium Parco della Musica per la solita gentilissima collaborazione


Setlist:

Bonanza
Vai, ragazzo vai
L’uomo sogna di volare
Bum bum bum
Cambio
Hemingway
Brucerò per te
Luna
Che rumore fa la felicità?
Tutto bene
Lontani dal mondo
In ogni atomo
Destinati a perdersi
Il libro in una mano, la bomba nell’altra
Radio Conga
Sale
Un giorno di ordinaria magia
Rotolando verso sud


Ho imparato a sognare
Splendido
Dannato vivere
Gioia infinita
Mama Maè


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