Questa sera, al Farenight Social Club, ho visto degli artigiani della musica. Artisti che non hanno bisogno di aggiungere note su note per raggiungere chissà quale risultato. Al contrario, questi lavorano per sottrazione togliendo il superfluo lasciando l’essenziale. Tuttavia dare dell’essenziale alla chitarra elettrica di Roberto Dell’Era e al violino di Rodrigo D’erasmo è alquanto riduttivo. I due componenti degli Afterhours sono in grado di disegnare scenari di grande intensità emotiva. Il lavoro “oggetto d’esame” di questa sera è il primo album da solita dei Dellera (senza apostrofo): Colonna Sonora Originale. Il concerto inizia con Le parole (rivoglio il mio disordine) e sin da subito c’è un contrasto tra i vecchi dogmi e una musicalità più moderna generando così un sound senza tempo.
L’approccio è fondamentalmente retrò, volutamente vintage e ricrea l’atmosfera di quei dischi anni 60. Il duo si protrae in lunghe digressioni psichedeliche riproducendo anche suoni e rumori di vita quotidiana che diventano musica.
Il live passa da sonorità retrò della musica italiana, ad atmosfere tipicamente british che ricordano The Smiths, fino ad arrivare a toni più sperimentali e psichedelici. Così come con gli Afterhours, Dellera da un tocco internazionale a tutti i suoi brani e arricchisce il live con alcune cover di artisti anglosassoni tra cui Stay di Micky Greaney.

Setlist:
– Le Parole (Rivoglio Il Mio Disordine)
– Break Up Break Down
– Il Motivo Si SIMA
– Ami Lei O Ami Me
– Be
– Il Tema Di Tim E Tom
– Stay (di Micky Greaney)
– Due Di Noi
– Stomp
– Veloso
– Oceano Pacifico Blue
– Break Up Break Down
– Il Motivo Si SIMA
– Ami Lei O Ami Me
– Be
– Il Tema Di Tim E Tom
– Stay (di Micky Greaney)
– Due Di Noi
– Stomp
– Veloso
– Oceano Pacifico Blue