Swans live @ Circolo degli Artisti (testo di Mario Cordaro, foto di Alessandro Farese)

Avevo già perso gli Swans in occasione della loro data di tre anni fa; non volevo e non potevo assolutamente concedermi una seconda defezione. Mi reco quindi al Circolo Degli Artisti, arrivando in ritardo a causa del traffico dovuto allo sciopero dei mezzi pubblici. Sul posto mi aspettano due sorprese: il sold-out del locale (evento frequente negli ultimi mesi, qualcuno ha detto Melvins e SunnO)))?), e l’anticipo dell’inizio del concerto di mezz’ora. Questo cambio di orario mi ha fatto perdere l’esibizione degli Xiu Xiu, cercherò quindi di “recuperarli” in futuro. 

L’atmosfera nel locale si fa calda, letteralmente: ci saranno stati all’incirca duemila gradi. La tensione è palpabile durante l’attesa che precede l’ingresso sul palco degli Swans: la band statunitense viene accolta con urla e applausi da un pubblico preparato all’assalto sonoro del sestetto (non mi era MAI capitato fino ad ora di vedere una band con DUE batteristi!!). Gli amplificatori Mesa e Orange sono lì a parlar chiaro e ad avvertire: i tappi per le orecchie si rendono quindi obbligatori.
La partenza del set è eterea, leggermente cantilenante, quasi ipnotica: con il passare dei minuti mi rendo conto che è un pezzo inedito non ancora registrato, mentre il crescendo del brano sfocia in un muro di suono assordante, dove le due chitarre e il basso suonano gli stessi accordi all’unisono ma con una distorsione a dir poco pazzesca. Il loro stile musicale si muove tra minimalismo, drone, post-rock, noise e sperimentazione pura: nel corso del concerto il secondo batterista suonerà anche il clarinetto, il trombone e le campane tubolari. Le vocals di Michael Gira spaziano tra vari registri e intonazioni, colorando ancora di più il variegato quadro dipinto dai musicisti tramite un uso della voce che spazia dal soffuso ai vocalizzi, al recitato. L’incrociarsi dei due batteristi crea un incessante e martellante battere ritmico, il quale manda letteralmente in trance una platea in rispettoso silenzio. 

Silenzio che diventa palpabile nel momento in cui Michael agita in modo frenetico dei campanelli dal suono acuto e cristallino, attirando tutta l’attenzione su di sè. Due ore di musica, due ore di vero trip mentale. Non c’è altro da dire, anzi si: chi se li è persi anche questa volta perchè non è riuscito ad entrare… beh, non commetta mai più lo stesso errore. Siete avvisati.
 

Setlist:

1. To Be Kind
2. Mother Of The World
3. Screen Shot
4. Coward
5. She Loves Us
6. Nathalie
7. The Seer / Toussaint Louverture Song / Oxygen

Un ringraziamento speciale allo staff del Circolo degli Artisti per averci ospitato durante questo evento


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